domenica 26 dicembre 2010

Shopping ossessivo

Mia moglie lavora(*) in una farmacia aperta 24h, 365 giorni l'anno. E ieri, giorno di natale, e oggi, santo stefano, era di turno. E sia ieri che oggi c'era il pienone di clienti, come non si vede mai durante il resto dell'anno. Oggi mia moglie faceva l'orario spezzato, e all'una quando staccava per il pranzo, sono andato a prenderla all'uscita: beh, c'era la farmacia piena e gente perfino fuori sul marciapiede e hanno dovuto mettere i numeri come al supermercato.

Penserete: "essendo l'unica farmacia aperta a Pisa, tutti quelli che hanno avuto un'urgenza in questi due giorni si sono presentati per prendere le medicine essenziali".


Niente di più falso. A parte che c'è un'altra farmacia 24h a Pisa, vicino la Torre (tra l'altro una farmacia comunale). Certamente molte richieste erano delle "urgenze" (la bimba con 39 di febbre, o il cugino bianco come uno straccio che vomita sul water), ma la maggior parte dei clienti si sono presentati con richieste di questo tipo:
  • filo interdentale (come fare senza?)
  • integratori vitaminici (essenziali!)
  • ricette datate 15 dicembre (non avevano tempo di venire a prenderle prima?)
  • una ricetta addirittura datata 20 settembre (la cliente è stata rimandata indietro)
  • creme per il viso (quelle non bastano mai)
  • scorte di pannolini (non potevano farle prima e al supermercato che costano la metà?)
  • medicine per il cane (difficile che siano in magazzino, e di certo non le puoi ordinare oggi)
  • etc.
A me sembra follia uscire di casa il 26 dicembre per andare a fare la fila in farmacia per comprare il filo interdentale. Possibile ci siano tante persone insane di mente a Pisa?
Possibilissimo. La mia spiegazione è che si tratti si shopping ossessivo/compulsivo.

Il 25 e il 26 è tutto chiuso a Pisa. Tutto, tranne le due farmacie 24h. La gente sta a casa, o esce per passeggiare, ma passeggiare per le strade con i negozi chiusi, beh, dà un senso di frustrazione. E anche stare a casa senza far nulla può essere piuttosto frustrante. Molta gente sente l'esigenza irresistibile di comprare, comprare qualcosa, qualsiasi cosa. Tanto c'è sempre qualcosa che bisogna comprare di questi tempi: con tutti i bisogni fasulli che la società dei consumi ci crea artificialmente, martellandoci dal mattino alla sera con la pubblicità, alcune persone proprio non riescono a resistere senza comprare. 

Il fine settimana penso sia piuttosto comune assistere a questo tipo di interazione tra moglie e marito:
"Che si fa oggi?"
"Mah, si potrebbe andare a fare un giro all'Ipercoop...",
"sì, dai che ci sono le offerte sulle merendine, e sai quante merendine consumi tuo figlio" (figlio ovviamente già obeso),
"va beh, e già che ci siamo facciamo un salto a Euronics, ho visto è uscito l'ultimo cellulare della Nokia, andiamo a dargli un'occhiata". 

Come conseguenza, il sabato pomeriggio all'uscita di Navacchio della superstrada FI-PI-LI, dove si trova il centro commerciale con l'Ipercoop, la fila di auto può tranquillamente superare un paio di chiilometri (e non c'è il casello! fateci caso, spesso lo segnalano su onda verde).

Ma oggi è santo stefano e i centri commerciali sono chiusi... e quindi tutti in farmacia!

E' un bene che la gente si comporti così? No scusate, domanda mal posta.

"E' conveniente per la società umana che l'economia dei paesi occidentali si regga su questo tipo di comportamenti ossessivi, anzi li incoraggi continuamente?"

Anzi, ancora meglio: "è conveniente per la nostra stessa economia che tutto il sistema dipenda dalla crescita costante del livello dei consumi? E se il livello di consumi avesse già da tempo raggiunto il punto di saturazione? Siamo sicuri che non sia in arrivo una crisi ancora peggiore della nostra economia dovuta alla descrescita o alla stabilizzazione dei consumi?"

La mia risposta è: boh! Però il sospetto che un punto di equilibrio non esista è forte. O aumentiamo i consumi, o andiamo in crisi. Il baratro è davanti a noi ...



(*) Lavora in farmacia, non possiede una farmacia. Meglio specificare, non si sa mai.

9 commenti:

  1. Che non sia ossessione, ma solitudine?

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  2. ...alcune persone proprio non riescono a esistere senza comprare.

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  3. @sam: forse la solitudine è una delle cause. Non solitudine nel senso di "fisico" del termine: a Natale, la maggior parte di quella gente pranza e sta in famiglia. Bisogna vedere come si trovano a stare in famiglia...
    Oppure, forse la solitudine è l'effetto del moderno vivere. Non è semplice capire cosa è cause e cosa è effetto...

    @vlad: è vero, "compro dunque sono" (se lo metti su google escono decine di entries...)

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  4. Tornando a casa da Pisa (abito vicino Napoli) ho trovato emblematica l'immagine di un cumulo di immondizia a cui faceva da sfondo un centro commerciale illuminato e ben tirato a lucido per le festività.
    Non so se tutto questo consumare sia conveniente per la nostra società, una canzone recita:
    "it's a mystery to me.
    We have a greed, with which we have agreed...
    and you think you have to want more than you need...
    until you have it all, you won't be free.".

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  5. Non e solo una problema occidentale... conosco molti personi, anche in India, chi fanno shopping ogni weekend, solo per avere qualcosa da fare!

    Ma questa problema esiste particolarmente tra i giovani. (Forse perche loro hanno stipendi migliore di loro genitori!)

    (Please excuse any mistakes in my Italian!)

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  6. @roberto: in effetti il centro commerciale con il cumulo di monnezza davanti è davvero emblematica! Avresti dovuto prendere una foto!

    @hanisha: il tuo italiano è quasi perfetto! complimenti!

    Che ne dici: l'India sta diventando occidentale?

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  7. Forse te l'avevo già segnalato. In ogni caso, è un'idea "alternativa" sulla quale vale la pena di meditare:
    http://librescamente.splinder.com/post/14965221/le-alternative-al-pensiero-unico-di-alessio-surian
    Ciao
    Lector

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  8. Caro Lector, grazie per la segnalazione. Avevo già sentito parlare del modello di decrescita, e lo trovo molto allettante ma un po' utopistico. Sembra infatti che la natura dell'uomo sia diretta verso la crescita "greedy". Continuiamo a parlarne, ma bisognerebbe trovare il modo di rendere allettante la lenta decrescita, oppure saremo costretti a descrescere di botto per mancanza di risorse... con tutti i problemi sociali connessi.

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  9. Centrato il problema.
    Meditare sulla decrescita è giusto perché mancano i paradigmi e i principi di funzionamento. Però anch'io ho qualche dubbio che si possano davvero trovare.
    Dopotutto, per quanto approssimativi siano stati gli economisti classici, hanno descritto dei meccanismi reali.
    Qui stiamo lavorando su cose che forse funzionano su piccola scala. Ma il mondo ormai è maledettamente grande...

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