lunedì 9 novembre 2009

Inutilità


Viene fuori che l'intelligence americana sapesse che il maggiore che ha compiuto l'attentato a Fort Hood fosse in contatto con cellule di Al Qaeda.

Se davvero questa indiscrezione risultasse vera, la prossima volta che, nel passare attraverso un metal detector all'aeroporto, mi costringeranno a togliermi la cintura e a tirare fuori il laptop dalla borsa, mi sentirò un imbecille. Sì. Decisamente.

2 commenti:

  1. Tra l'altro mi pareva chiaro che ci fosse un movente islamista dal momento che il tipo urlava Allahu Akbar mentre sparava.

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  2. Verissimo, a posteriori.

    Ma dall'articolo sembra lo sapessero anche a priori! Non so perché non l'hanno messo subito al sicuro. Forse hanno pensato di fare come nei film americani: "seguiamolo, ci porterà dal boss". Oppure, boh, che ne so.

    Questa viene dopo quella dell'arresto dell'afgano che voleva fare l'attentato a New York. Leggendo gli articoli sul NY Times, sembra che lo seguissero da mesi, e si sono decisi ad andarlo a prendere alla fine solo perché si sono fatti scoprire facendo troppe domande in giro, e il tipo rischiava di scappare.

    Certo è che CIA e FBI si dimostrano sempre di più non all'altezza del compito... spero di aver frainteso.

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