domenica 26 luglio 2009

L'università del merito

Sono moderatamente contento, finalmente, di come si stanno risolvendo molti dei nodi dell'Università. In questo luglio caldissimo per gli Atenei italiani sono successe le seguenti cose.
  1. Ricordate la storiaccia sui concorsi? ne avevo parlato qui. Praticamente, i concorsi sono bloccati da più di un anno perché la Gelmini ha cambiato la legge, e la nuova legge era praticamente inapplicabile. Sembrava quindi tutto bloccato. Per fortuna, recentemente l’Avvocatura dello Stato si è nuovamente espressa. Ecco un estratto del parere:
    Si ritiene che nessuna ragione giuridica possa costituire ostacolo all’avvio delle procedure per la costituzione delle commissioni giudicatrici riguardo a quei settori disciplinari che, esenti dalle illustrate problematiche legate all’assenza o all’esiguità di professori ordinari titolari di elettorato attivo, consentano una lineare e pacifica attuazione di quanto ad oggi disposto dalla legge 1/2009 e dal DM del 27/03/2009.
    Quindi, al Ministero hanno sbloccato i concorsi sbloccabili con apposito decreto, e io naturalmente sono molto contento! (*)

  2. E' stata avviata l'agenzia nazionale per la valutazione dell'università e della ricerca (ANVUR). L'agenzia era stata avviata dal precedente governo ma subito bloccata dalla Gelmini perché "costava troppo", giudizio confermato dalla Corte dei Conti. Dopo un anno, finalmente si riparte con un nuovo regolamento, che a prima vista ritengo abbastanza condivisibile. Mi sembra di aver capito che si farà un processo di valutazione su base quinquennale. La prima partirà subito, riguarderà gli ultimi 5 anni, e sarà portata avanti dal CIVR. Cliccando sul link, vi renderete conto che la prima e ultima valutazione della ricerca ha riguardato il triennio 2001-2003. Probabilmente ora si valuterà il quinquennio 2004-2008. Mi sembra di aver capito che l'ANVUR valuterà di Dipartimenti, e non le Università. Sembra che verrà utilizzato SCOPUS come banca dati ufficiale per le pubblicazioni in area scientifica (tramite il CILEA).

    Mi sembra che il ministero si sia finalmente messo in carregiata. Ovviamente tutti i criteri sono perfettibili. Ma bisognava cominciare, e sono finalmente contento di questa accelerazione estiva.

    A questo proposito, ho un ricordo nettissimo: alla riunione finale dell'Area 9 (ingegneria industriale) del CIVR partecipai anch'io per conto della mia Università. Ricordo distintamente il rettore del Politecnico di Torino, che aveva coordinato i lavori, dire esplicitamente che il ministero si era attrezzato con il CIVR nell'ottica di arrivare in tempo brevissimo a proporre una divisione di una quota dell'FFO in base ai risultati del CIVR, una quota nell'ordine del 2-3%. Era il "lontano" 2005, mi pare. Da allora sono inutilmente passati 4 anni, durante i quali si sono perse tante occasioni. Meglio tardi che mai, comunque.

  3. E arriviamo alla divisione del FFO in forma "meritocratica". Se non vado errato, si tratta di questo DM. Ne hanno parlato tantissimi, chi benissimo, chi malissimo, chi si è tenuto sul vago. A me preme sottolineare due cose: primo, questi sono i fondi per il 2009. Ovvero per l'anno in corso. Non ci si stupisca se qualche Università chiuderà in rosso alla fine dell'anno: io penso che sia pura follia assegnare i fondi a metà anno. L'Università, come ogni altro ente, ha bisogno di programmare. Sottrarre fondi a metà anno, anche a Università poco efficienti, lo considero quasi criminale. La Gelmini avrebbe potuto assegnare i fondi per il 2009 a dicembre dello scorso anno con i criteri esistenti all'epoca, e i fondi del 2010 con le nuove regole "meritocratiche". Caro Ministro, quando pensa di assegnare i fondi per il 2010, e con quali regole?

    Secondo punto: prima di esprimere un giudizio e guardare ai risultati, è necessario analizzare i criteri utilizzati. Sul decreto si legge:
    VISTO il D.M. 18 ottobre 2006, n. 506 (registrato alla Corte dei conti il 22 novembre 2007, reg. 7, fgl. 40), cui fa riferimento il predetto art. 4, comma 2, del D.M. n. 362/2007 con il quale, all'art. 1, sono stati definiti gli Indicatori e le modalità per la loro utilizzazione;
    (c'è anche un refuso, si tratta del D.M. 18 ottobre 2007, non 2006).
    I criteri quindi si trovano qui (nell'allegato). Inoltre, ulteriori spiegazioni sulle modalità di applicazione si trovano qui (sempre negli allegati).
    In un prossimo post farò una (spero breve) analisi critica dei criteri. Per ora mi basta far osservare che questi criteri sono stati varati da Mussi. Ma in realtà erano in gestazione già da tempo, forse dai tempi della Moratti. Se non sbaglio, tali criteri dovevano essere utilizzati per valutare la bontà della programmazione triennale delle Università. Possono però effettivamente essere utilizzati come criteri di merito generali per paragonare le performance delle varie Università, ed è questo che ha fatto l'attuale governo.

    Naturalmente: utilizzando criteri diversi si avrebbero risultati diversi. Però la classifica non suona poi tanto strana, ed è facilmente sovrapponibile (con le dovute variazioni) ad altre classifiche pubblicate fin qui da noti quotidiani e riviste specializzate. Una classifica ufficiale comunque serve, e non solo per distribuire l'FFO. Il numero di iscrizioni e di studenti di una Università dipende anche e soprattutto dalla sua "fama". Una pessima fama risuonerà come un feedback negativo che farà iscrivere meno studenti a una certa famigerata Università.



In conclusione. Mi hanno dato un po' fastidio i soliti toni propagandistici di quasi tutti i nostri media. La "riforma targata Gelmini" in realtà (e come sempre accade) deve molto al lavoro fatto dal ministero per lo meno negli ultimi 10 anni sotto governi di vario colore. All'attuale governo bisogna riconoscere il merito di aver finalmente sbloccato una situazione di impasse. Quindi, tutto sommato, come dicevo all'inizio, sono moderatamente contento!

(*) Io personalmente non sono coinvolto in alcuno di tali concorsi. Sono contento per i miei amici!

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