lunedì 2 marzo 2009

E ora che si fa?

Sono usciti i dati (ancor non definitivi) sulle scelte operate dalle famiglie sull'orario scolastico della scuola elementate. La cosidetta Riforma Gelmini, che permetteva alle famiglie di scegliere fra maestro unico (24 ore) o maestro prevalente (27, 30 o 40 ore).

Naturalmente, una scelta completamente libera non è compatibile con gli obiettivi di riduzione delle spese dettati dal ministero dell'economia. E infatti, sembra non ci siano i fondi per accontentare tutte le famiglie. Se pensate che La Repubblica sia di parte, ecco cosa dice "TuttoScuola":
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da un sondaggio condotto dal Miur su circa 900 scuole rappresentative e distribuite su tutto il territorio nazionale emergono dati che, se verranno confermati, creeranno non pochi problemi al Miur, legato al rispetto di stringenti vincoli di bilancio.

Dal sondaggio risulta che solo il 3% delle famiglie abbia scelto le 24 ore, il 7% le 27 ore (una percentuale vicina a quanti nel corrente anno hanno questo modello orario), il 56% le 30 ore, il 34% le 40 ore (rispetto al 27% dell'anno in corso).

[...]

Potrebbero essere costituite a tempo pieno classi per una percentuale intorno al 27% del totale (conferma del livello attuale); il restante 73% sarebbe costituito da classi a tempo normale, ma, se risultasse azzeccato il sondaggio, vi sarebbe solo un 3% di classi funzionanti a 24 ore, e avremmo un altro 3% speculare di classi a 30 ore. In tal caso due terzi delle prime classi (67%) risulterebbe con il modello orario a 27 ore settimanali (benché solo il 7%, secondo il sondaggio del Miur, abbia scelto quel modello orario).

Insomma di quel 90% di italiani che gradiscono un tempo medio lungo di 30-40 ore settimanali risulterebbe soddisfatto un terzo, perché il 27% di classi a 40 ore e il 3% a 30 ore fanno un totale complessivo del 30%, mentre il 60% si dovrebbe accontentare dell'orario breve di 27 ore (un ulteriore 10% avrà effettivamente scelto l'orario di 24-27 ore).

Considerando che gli iscritti al primo anno della primaria sono circa 500 mila (511 mila nel 2008/09) sarebbero circa 300 mila le famiglie alle quali potrebbe non essere accordato il tempo medio lungo richiesto. Come la prenderanno?

Mah, non so come la prenderanno. Nel nostro caso, forse non la prenderemo troppo male. Dopo aver analizzato il tempo pieno, alla fine abbiamo scelto le 30 ore, orario dalle 8.15 alle 13.15, dal lunedì al sabato. Una delle scuole del circondario prevedeva appunto questa possibilità, perché in quell'edificio non c'è la possibilità di fare il servizio mensa.

Senza la mensa, sarebbero quasi 30 ore di studio effettivo, poi nel pomeriggio c'è anche spazio per studiare una mezz'oretta a casa, e poi andare a giocare. Ci è sembrato l'orario più naturale per genitori come noi che non hanno stretti vincoli di orario lavorativo e si possono permettere di andare a prendere i figli all'uscita di scuola alle 13.15.

Probabilmente invece ci daranno le 27 ore. In questo caso, la nostra scuola intende organizzarsi con un orario su 5 giorni: dal lunedì al venerdì, dalle 8.06 alle 13.30, sabato libero e week-end lungo, sempre senza mensa. Ovviamente, il maestro sarà prevalente: 22 ore l'orario del maestro, più inglese e religione si arriva a 25 ore. E le altre 2 ore chi le copre? Spero facciano qualche ora di inglese in più, non gli farebbe male. Ma sospetto invece che faranno qualche ora di religione in più. Insomma, non è che ci cambi moltissimo alla fine.

Naturalmente, il ministero si prenderà un'enormità di tempo prima di fare le classi. Si preannunciano autunni molto caldi.

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