sabato 6 settembre 2008

Numeri a confronto

Alitalia: 3.500 esuberi.

Scuola: taglio di 87.000 docenti in 3 anni.

Sono solo io a trovare impressionante il fatto che il governo si preoccupi da una parte di sistemare 3.500 persone per "diminuire l'impatto sociale" dell'azione su Alitalia, mentre dall'altra trovi "necessario" tagliare 87.000 precari per decreto?

87.000 sono circa 25 volte tanto 3.500. Sono poco meno degli abitanti di Pisa. Probabilmente sono tutti precari, quindi è facile liberarsi di loro.

I Cobas si stanno muovendo, ma chissà come l'opinione pubblica prenderà questi scioperi.

Intanto io dico: ok, mi avete tagliato le aspettative di stipendio futuro. Ok, non mi date i soldi per svolgere il mio lavoro di ricercatore universitario, anzi tagliate le risorse all'università. Ok, dovrò pagare i debiti della "bad company". Mi sacrifico volentieri per il mio paese, se vedo un obiettivo chiaro, se capisco che queste risorse verrano usate in maniera corretta.

Ma Colannino e company cosa sacrificano? Marcegaglia cosa sacrifica? E i partiti, i politici, i parlamentari, loro cosa sacrificano? Chi è che si sacrifica in questo paese? Se non me lo fate sapere, se non mi date un quadro chiaro, mi risulterà difficile contenere la rabbia e la disillusione e guardare ottimisticamente al futuro.

3 commenti:

  1. Se ci sacrifichiamo già noi, mica è necessario che si sacrifichino loro, no?

    Sto facendo la sissis, e il mio compagno è un precario dell'università. Secondo me il governo ha come scopo il controllo delle nascite, e non lo dice perché se no il papa si arrabbia.

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  2. Il controllo delle nascite sembra proprio essere l'obiettivo! E sta bene così anche al papa, purché non si dica in giro.

    Anzi, è da un po che non si parla di "sostegno alle famiglie", non vorranno mica lasciare l'iniziativa in mano a Pierferdy?

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  3. Pierferdy è un bell'uomo. Allora perché no?

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