Diario poco personale e molto personalizzato delle mie idee e opinioni. Per ricordarmi di come ero.
lunedì 24 marzo 2008
Conversioni
Ho visto in TV che Magdi Allam si è convertito al cattolicesimo, facendo gran pubblicità dell'evento. Sul mondo dei blog è stato dato grande risalto alla notizia, per criticare il modo e i tempi soprattutto, o in qualche caso per approvare. Ad esempio, su "Il mondo di Galatea", si può trovare un post come al solito molto elegante della bravissima Galatea. Altri si danno alle battute di bassa lega (vedi Malvino).
Io non ho mai conosciuto Magdi Allam personalmente. Mio suocero invece sì. Mio suocero è un anziano professore di italiano in pensione. Ha vissuto parecchie peripezie nella sua lunga vita: partigiano nella brigata Garibaldi, tra i primi a entrare nella Pisa liberata dagli alleati, contribuì a fare un inventario delle opere d'arte e degli edifici di Pisa nei giorni immediatamente successivi. Quindi, professore prima nelle scuole medie, poi nelle superiori. A un certo punto della sua vita finì in Egitto ad insegnare in una scuola cattolica, e per alunno ebbe Magdi Allam, allora poco più di un ragazzino.
Una premessa a questo punto è più che doverosa. Mio suocero è da sempre ateo e anticlericale. Dall'età di 3 anni, vegetariano ad oltranza. Uno dei primi "utilizzatori" della legge sul divorzio, sposò in seconde nozze la madre di mia moglie. Mia moglie non è stata mai battezzata. Questo per farvi un quadro della sua personalità, non certo adusa a compromessi di alcuna sorta. Ad un certo punto della sua vita decise di aderire ad una opportunità offertagli dal ministero dell'istruzione che cercava insegnanti da mandare all'estero. Ha insegnato in Libano (prima dell'invasione di Israele) e in Egitto. E in quei posti, le scuole italiane erano gestite dai cattolici, per lo più dai gesuiti. Per l'appunto, mi sembra di ricordare che la scuola in cui insegnò in Egitto, e in cui ebbe come alunno Magdi Allam, fosse una scuola gesuita.
Mio suocero, che a 90 anni passati ha ancora un'ottima memoria, si ricorda abbastanza bene di questo suo alunno: lo ricorda perché si distingueva dagli altri in maniera netta per la sua intelligenza. Mi disse che Magdi era in grado di "prendere in giro i preti della scuola" come gli pareva. Inoltre, egli lo ricorda come uno spirito libero e "laico", non condizionato dalla religione. La famiglia di Magdi era di religione musulmana, ma di mente aperta e naturalmente di classe elevata (altrimenti non avrebbero potuto mandare il figlio in una scuola cattolica). Anche Magdi si ricorda del suo professore di italiano. Parecchi anni fa, Magdi e famiglia furono invitati a cena a casa a Livorno quando lui, giornalista ormai affermato, scriveva su "Repubblica".
Da alcuni anni, i ricordi di mio suocero non collimano più molto bene con la figura pubblica di Magdi. Dopo l'11 settembre 2001, Magdi è cambiato. Dalla "Repubblica" è passato al "Corriere della Sera" e le sue posizioni si sono spostate sempre più a destra. Ha scritto libri aggressivi, e si è schierato decisamente contro l'Islam. E adesso questa conversione. Naturalmente ne abbiamo parlato in famiglia (vedi post di mia moglie!).
Rispetto le decisioni che riguardano la sfera intima e individuale di chiunque. Però mi permetto di esprimere una mia modesta opinione su questa conversione. Dal 2001 Magdi è cambiato. Ha cominciato una battaglia personale contro l'Islam. Una battaglia che è diventata quasi un'ossessione. Magdi ormai non si occupa d'altro. Ha preso posizioni sempre più dure e più estreme non solo contro l'Islam, ma contro chiunque "osasse" prenderne le difese. Non so perché: evidentemente, per lui l'11 settembre ha rappresentato molto. Qualcosa si deve essere rotto (o liberato) dentro di lui.
Non credo che ci sia fanatismo religioso in tutto ciò. Ripeto, ci risulta difficile pensare a lui come ad un fanatico cattolico. Piuttosto, penso che questa sua conversione rientri nella sua personalissima battaglia contro "quelli". Forse (dico forse) ha pensato così di dare uno schiaffo morale a "quelli", convertendosi e facendolo sapere al mondo. Nella sua intervista al Tg1 di oggi, si è premurato subito di comunicare che ci sono parecchi musulmani che vorrebbero convertirsi al cattolicesimo, e che non lo fanno per paura. Con questo suo gesto, evidentemente, spera di portarne qualcuno a compiere il grande passo. Perché non c'è di peggio per un fanatico estremista di un "traditore" apostata.
Naturalmente, Benedetto XVI ringrazia sentitamente per questo regalo di Pasqua.
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