domenica 16 marzo 2008

Americanate informatiche

Da 3 anni sono iscritto a ACM (Association for Computer Machinery), una società americana per computer
scientists
. Si tratta di una importante istituzione, una delle due più importanti al mondo insieme all'IEEE per il settore dell'Informatica e dell'Elettronica. Per farvi capire che non si tratta del Club degli editori, vi dico che l'ACM pubblica le migliori riviste nel settore (quelle con il più alto impact factor) e organizza alcune fra le migliori conferenze e simposi. Periodicamente, mi mandano a casa dei "magazine" informativi di grande prestigio. Insomma, nel mio settore, un must.

Ogni anno bisogna pagare le quota associativa (piuttosto alta) e per ringraziarmi mi mandano qualche gadget. Quest'anno, in occasione del mio terzo anno di iscrizione, mi spedito a casa questa "cosa":



e dall'altra parte:



(il tipo nella foto è Von Neumann, pionere dei moderni computer)

Dopo i primi istanti di orrore e raccapriccio, e dopo aver resistito alla tentazione di scagliare l'oggetto nella spazzatura, mi sono chiesto quanta parte dei miei quattrini mi era stata restituita con questo magnifico regalo: solo la spedizione dagli USA gli (mi) è costata 5$.
Ho poi provato a immaginare quanti iscritti all'ACM abbiano deciso di utilizzare questo gadget per bere il caffé ogni giorno!

Infine, una domanda anche ai miei lettori: secondo voi, cosa spinge dei rispettabili professori universitari, ricercatori e specialisti a farsi del male in questo modo?

Adesso l'oggetto fa bella mostra nello scaffale del mio ufficio insieme all'altra paccottiglia che mi continuano a mandare ogni anno, per ricordare a me stesso e a tutti i miei ospiti gli abissi di stupidità che gli informatici possono raggiungere!

PS: se l'oggetto vi piace, accetto offerte in denaro per spedirvelo a casa!

3 commenti:

  1. E poi è Von Neumann.
    Fosse stato Turing, almeno...

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  2. Però è lì dove si fanno le ricerche che contano...
    Meglio una serietà supponente e innavicinabile perché timorosa di essere messa alla prova, come tante nostrane nullità, o una serietà nei fatti a cui si possono anche perdonare certi innocui infantilismi?
    Ciao :-)

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  3. @lector: ... la seconda che hai detto! infatti gli perdono volentieri queste piccole patacche.
    E però, questa "la serietà nei fatti" ... anche in USA esistono ricerche molto poco serie, e serietà supponenti che hanno paura di essere messe alla prova, e piccole mafie che beccano i fondi senza meritarseli, o fanno "lobby" tenendo fuori gli "indesiderati". In media, infinitamente meglio loro che noi, sia chiaro. Ma il discorso è complicato, molto complicato... torneremo a discuterne!

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