La cosa veramente incredibile è che questa storia cade nel dimenticatoio fino al 1987, quando il sindaco di Sassocorvaro, incredulo, viene a sapere dell'impresa e si mette alla ricerca di Rotondi. Intervistato da "La Storia siamo noi", il giornalista Italo Cucci (che ebbe a che fare con Rotondi per via del padre) azzarda l'ipotesi che la storia sia stata intenzionalmente dimenticata per ragioni politiche: Rotondi era stato incaricato da Bottai prima della guerra. L'impresa era pertanto da ascriversi al fascismo, e quindi era bene non metterla in evidenza.
Secondo me, si tratta della solita dietrologia di noi italiani. Ci sentiamo troppo furbi, e quindi implicitamente siamo troppo stupidi. A mio parere, la storia è caduta nel dimenticatoio per incuria, ignavia, e altri motivi piccoli piccoli.
Di storie così belle non se ne sentono molte. Eppure, son sicuro che ce ne siano parecchie, nascoste sotto la coltre dell'indifferenza. Semplicemente, nel pessimismo generale che ci sovrasta, non vengono fuori. Mi rivolgo ai miei amici blogger: non sarebbe il caso di darsi da fare per mettere in risalto vicende positive? D'ora in poi, nel mio piccolo, mi impegnerò per pubblicare ogni tanto un post "positivo", in cui racconterò una storia edificante. A costo di risultare melenso, nazionalista o ingenuo. Un pò come la rubrica "Goodnews" dell'ottimo programma Report.
Per altri dettagli sulla storia di Rotondi, eccovi alcuni link:
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