venerdì 28 ottobre 2011

Notizie buone e cattive

Oggi a pranzo, dopo quattro ore di lezione di due corsi diversi (e in attesa di farne altre due di esercitazione nel pomeriggio) ero piuttosto rincretinito.

Davanti la minestra, il televisore era acceso su "TG1 Economia" (ma chi me lo fa fare). La giornalista comincia il servizio con
"c'è una buona notizia per l'Italia, resa meno buona da un altro fattore". 
Notizia buona resa meno buona? Continua imperterrita la giornalista:
"Cominciamo con la buona notizia: ad agosto le retribuzioni sono salite, raggiungendo il dato annuale del +1.7%. Dato molto positivo". 
Ah, son contento.
"La notizia è resa meno buona dal fatto che nello stesso periodo l'inflazione è crescita del 3.6%". 
Ah.

Sarò anche rincretinito, ma dove sta la notizia buona? Che in media il potere d'acquisto si è ridotto solo dell' 1.9%? Ma mi prendete per il culo?

(Poi leggo Phastidio, e vengo a sapere che il Giornale ha dato la stessa notizia con un titolo incredibile)

Tornando al TG1: il problema non è tanto che Minzolini sia di parte. Il problema vero è che è un cattivissimo giornalista totalmente inadeguato a dirigere un telegiornale, figuriamoci il TG1! Le notizie sono mischiate che neanche in un mazzo di carte e presentate in maniera incomprensibile ai più. Per esempio, oggi si sono succeduti nella scaletta: politica, alluvione in Liguria, meteo, le vacanze e il ponte del 1 novembre, il terremoto in Turchia, la produzione di sangue dalle staminali, costume e società. In ultimo, una nuova rubrica in cui Minzolini attacca a tassa bassa i giornali nemici, tra cui naturalmente La Repubblica. Chi non segue i giornali, in effetti, non ci avrà capito niente.

Secondo me un guazzabuglio di così bassa qualità non può essere chiamato telegiornale.

Chiamiamolo "Minzolinata".

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