venerdì 6 maggio 2011

Buone notizie per gli assegnisti di ricerca

Con colpevole ritardo segnalo che è uscito il decreto del ministero che fissa gli importi minimi per gli assegni di ricerca. Eccolo.

2 commenti:

  1. questo immagino sia il lordo.

    scusa l'ignoranza, ma a quanto ammontano le tasse (e la trattenuta per la pensione) nel caso questa sia l'unica fonte di reddito?

    alessandro

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  2. Ciao,

    penso sia il lordo per il borsista, mentre il lordo amministrazione è più alto, ovvero l'università deve spendere almeno un 2000 euro in più di tasse (ma non ci metterei la mano sul fuoco, magari chiedo lumi a chi di dovere).

    Come avrai capito dall'uso della parola "borsista", l'assegno di ricerca è una borsa di studio, e a quanto mi risulta non prevede alcun versamento pensionistico. Per cui il lordo di cui sopra è quasi netto. Direi che su 19.000 e rotti, ne entrano in tasca circa 18.000 per 12 mesi.

    Infine: quello è il minimo, l'istituzione può decidere di alzare quasi senza limiti l'importo, per esempio 30.000 euro lordi non sono una cosa fuori dal mondo. Dipende dalla dotazione finanziaria di chi bandisce: chi ha progetti di ricerca europei, per esempio, potrebbe decidere di bandire borse "ricche" per attirare gente in gamba. E' il caso di noi ingegneri che fatichiamo non poco a trovare gente che ci supporti nei progetti.

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