martedì 4 maggio 2010

Fessitudine

Sono stato un po' impegnato ultimamente con il lavoro, mi è rimasto poco tempo per tutto il resto. E domani mi tocca andare all'Università di Twente, e devo viaggiare tutto il giorno, e stavolta non è che ne abbia molta voglia. Insomma, mi metto davanti al PC e vorrei scrivere uno di quei post ironici sul ministro Scajola. Ma poi penso che è come sparare sulla croce rossa. E poi l'hanno fatto già in tanti, e meglio, molto meglio di me. E insomma, stavo per lasciar perdere. Ma poi ho pensato che forse vale la pena di fare una riflessione leggermente più generale e insomma, se ne avete voglia, potete leggere anche le mie fesserie sul caso della settimana.

Insomma, che abbiamo qui? Un ministro che compra un appartamentino di quasi 200 mq davanti al Colosseo e dichiara di pagarlo 600.000 euro, circa 3.000 al metro quadro. Penso: il mio appartamento a Pisa vale quasi 3.000 euro al mq. Fuori dal centro, perché se andiamo sul Lungarno, uno qualsiasi dei Lungarni, ci sono ben altri prezzi.

Io avrei timore a fare un'operazione del genere. Cioè, avrei una qualche remora a comprare un'appartamento e dichiarare meno della metà sul contratto. E se mi scoprono, che figura ci faccio? Ma io non faccio testo, forse non sono neanche un italiano.

Infatti, amici mi dicono che a Pisa certi costruttori quasi ti impongono la procedura summenzionata. Un tot ce lo dichiari, il resto ce lo paghi in nero. Un mio amico ha fatto rimostranze, facendo presente che lui avrebbe voluto dichiarare il costo dell'appartamento per intero. Al che, il costruttore ha risposto che in tal caso il prezzo sarebbe salito. E non poco.

In effetti sembra sia una procedura piuttosto comune in Italia, e non solo per pagare il dentista, il meccanico, il muratore o l'idraulico, ma anche le case. Tutto in nero, sempre. E quindi, perché scandalizzarsi se lo fa Scajola?

Aspettate, ma Scajola è un ministro, mica un pinco-pallino qualsiasi. Benedetto Scajola, ma tu che fai politica (e mi dicono che tu sia un navigatissimo democristiano), ma non ti passa neanche per l'anticamera del cervello che magari un giorno questa storia potrebbe saltar fuori e rovinarti la carriera politica? Dico, non lo sai che la politica è un gioco sporco, anzi sporchissimo? Non hai pensato quando firmavi quel contratto che stavi per metterti un bel cappio saponato al collo? Chi crederebbe mai che 3.000 euro al mq sono il prezzo corrente di mercato a Roma davanti al Colosseo? Macché, quello mette la firma e via, poi si vedrà.

E già solo per questo, io gli avrei dato la patente di fesso. Ma poi, Scajola decide di stupirmi, e ribaltare tutto. Oggi rassegna le dimissioni (spontanee? mah!), e nel farlo convoca una conferenza stampa fantascientifica, nella quale sostiene che qualcuno avrebbe pagato il suo appartamento a sua insaputa, e lui non ha idea del perché, e che incaricherà i suoi legali di far annullare il contratto di acquisto.

Un tale ragionamento è oltre. Io sinceramente sono sconvolto, come sempre quando mi capita di sbirciare dentro la testa di certa gente e trovarci l'abisso.

Conclusioni. Scajola è un fesso? Macché, il fesso sono io, che infatti a 3.000 euro al mq ho comprato un appartamento appena fuori dal centro di Pisa.

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