sabato 16 gennaio 2010

Infiltrazioni


Ormai l'hanno capito anche (quasi) tutti i fessi del PD: la Binetti è un'infiltrata. Dato che è stata scoperta, ormai non le resta che andarsene. E come mai non se ne va? Ma è semplice: perché non la vuole nessuno!

3 commenti:

  1. Non credo, Giuseppe, lei voglia andaresene e non per paura di non trovare altri spazi.
    La Binetti si sente un soldato di dio in guerra. Non conosce altra realtà che quella in cui vive, l'Opus dei, dai tempi in cui era una giovane universitaria.
    Il lavaggio del cervello è ormai profondo e - racconta una testimone fuoriscita dalla setta considerata pericolosa dalla commissione parlamentare belga durante il caso Dutroux - lei stessa è da tempo una reclutatrice e una "graduata".
    Detto questo: il suo compito è quello che ostacolare principi di laicità all'interno della sinistra. Proteggere la chiesa, in un modo che ricorda soldati d'altri tempi. Lei non ha una parte politica.
    Ha un compito ben preciso.
    E' cosa diversa.

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  2. Beh, in fondo non dici una cosa molto diversa da quello che dico io: è un'infiltrata, senza parte politica, il cui compito, o missione, è quello di rompere le scatole ai "laicisti".

    Il suo problema è che ormai è stata scoperta e i suoi ultimatum non fanno paura più a nessuno. Hai voglia di dire: "o io o la Bonino", nessuno la calcola più, a parte qualche giornalista in cerca di zizzania. Il grosso della truppa cattolica "teodem" ha già fatto le tende (Rutelli, Carrà, Lusetti), sono rimasti in pochi nel PD.

    Per questo dico che nessuno la vorrebbe in un altro partito: secondo me è troppo compromettente anche per Casini!

    Sull'Opus Dei poi, condivido in pieno il tuo giudizio, per esperienza indiretta.

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  3. io penso che faccia comodo ai molti del PD che non hanno il coraggio di prendere una posizione netta a costo di perdere qualche votazzo cattolico

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