venerdì 6 novembre 2009

Il mio chitarrista preferito

Michael Hedges è stato uno dei migliori chitarristi di tutti i tempi, e non solo secondo me.
Io l'ho scoperto quando frequentavo i primi anni di università, riusci a recuperare una copia di "Aerial Boundaries", uno dei suoi migliori album. Ascoltate cosa riusciva a fare con una sola chitarra.



Purtroppo Michael è morto in un incidente stradale nel 1997. Non prima di averci regalato perle come queste:



Per apprezzarlo meglio, vi prego di tener conto che base, melodia e ritmo vengono da una sola chitarra. In effetti, Michael è stato un vero pioniere in questo senso: voleva stupire, e ci riusciva sempre. Il "trucco" sta nell'accordare la chitarra in modo da avere almeno un paio di corde a vuoto per dare la struttura armonica al pezzo. In effetti, riaccordava la chitarra praticamente ad ogni pezzo in pochi secondi.


At one of Michael Hedges’ 1993 concerts, a fan jokingly shouted, “Play something unpredictable!”, precipitating a puzzled silence from the crowd and stage. After a reflective moment, Michael responded matter-of-factly, “I’ve been trying to do that my whole life”, precipitating thunderous applause rivaling any given to his music that evening and speaking volumes about his relationship to his audience.

Da Nomadland


Ecco la sua interpretazione di "She drives me crazy" dei Fine Young Cannibals.



Ma Michael era anche un ottimo compositore, perché i suoi pezzi sono oggettivamente molto belli, oltre che suonati in maniera sublime. E infine, un altro pezzo straordinario:



Ci credete se vi dico che mi manca? (Quasi quasi vado a comprarmi qualche altro suo disco)

6 commenti:

  1. Vedo che abbiamo alcuni trascorsi in comune...

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  2. grazie per avermi fatto conoscere quest'artista.

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  3. Ho ascoltato ancora soltanto la prima. Sarà una sola chitarra, ma è fin troppo effettata!

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  4. Lascialo perdere. Ascolta James Blackshaw o, se proprio vuoi finire la vita in bellezza, Robbie Basho. Poi c'è il nulla (o forse Fahey).

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  5. @tommy: credo di aver fatto un errore a mettere quella per prima, sembra troppo "american". In effetti Michael era più eclettico di così.

    @marco f:
    ho ascoltato, che ti devo dire? sono stili diversi. Mi sembra che hedges fosse più "vario" anche se forse meno "tecnicistico", ma poi alla fine, de gustibus... :)

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