sabato 22 agosto 2009

Io e powerpoint

Il Disinformatico ci ricorda che PowerPoint ha compiuto 25 anni. Auguri! E' uno dei pochi software della Microsoft che mi sta simpatico:
  • Si pianta raramente e al sottoscritto non si è praticamente mai piantato. Il che, per il sottoscritto, è il principale vantaggio;
  • Soffre della grana dei font, come tutti i prodotti Office: se scrivete un documento su un PC, passandolo su un altro PC potrebbe cambiarvi la formattazione. A volte, a schermo sembra tutto bello. Poi provate a fare una "anteprima di stampa", ed ecco che vi cambia tutto! (ricordate: embeddare i font, o generare il pdf)
  • E' in effetti molto ben fatto e molto user-friendly. Ci ho preso talmente tanto la mano che ormai per una presentazione di 25 minuti (standard nelle nostre conferenze) ci metto poco più di un paio d'ore, animazioni comprese.
  • Diciamoci la verità: non ci sono alternative altrettanto usabili. Open Office è molto indietro sulle presentazioni.
E quindi, nonostante la mia antipatia per la Microsoft, devo ammettere che con PowerPoint hanno fatto un bel lavoro. Sinceramente non sapevo che l'idea iniziale non fosse della Microsoft, ma della sconosciuta Forethought Inc. Il che rafforza la mia sensazione che la Microsoft non abbia mai inventato niente di niente, solo ingegnerizzato prodotti altrui.

Non ho mai sopportato chi diceva "abbasso powerpoint perché genera presentazioni terribili e terribilmente standardizzate". La powerpointite, come la chiama Paolo Attivissimo. Secondo me, si tratta delle solite filippiche dei soliti sociologi perditempo da strapazzo. Se le presentazioni sono terribili, la colpa è di chi le fa, non del mezzo che si utilizza per farle! Davvero preferivate "prima"?


Comunque, ultimamente ho quasi del tutto abbandonato PowerPoint. Lavoro quasi esclusivamente su Linux da qualche anno a questa parte, e per le slide dei corsi uso estensivamente Latex + Beamer, con sfondo bianco, essenziale. Gli studenti non si devono distrarre con sfondi elaborati, la leggibilità deve essere massima! Ho anche fatto un paio di stili ad hoc.

PowerPoint mi è rimasto per le presentazioni "da giacca e cravatta", quelle in cui presento il laboratorio, la Scuola, o riassumo i risultati della nostra ricerca. Qualche volta per qualche conferenza, anche se è parecchio tempo che non presento più a conferenze. E però, quando ci ritorno, devo dire che non mi dispiace più di tanto. Di nuovo tanti auguri di altri 25 anni di successi!

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