venerdì 10 luglio 2009

OS war

Sembra che Google voglia fare un nuovo sistema operativo di nome "Chrome OS". Ecco il comunicato ufficiale. Ed ecco un post del sempre bravo Paolo. Mi sono preso la libertà di fare qualche commento.

Premessa

Essendo docente di sistemi operativi, prima di fare dei commenti sarà bene mettere i puntini sulle i e chiarire qualche "misconception" sui sistemi operativi.

1) Il sistema operativo è quel programma che fa da "mezzo" tra l'hardware e i programmi utente. Uno dei suoi compiti principali è di fornire dei meccanismi di astrazione per rendere i programmi più "portabili" e meno dipendenti dall'hardware.

2) L'interfaccia grafica (GUI) non fa propriamente parte del sistema operativo. Su Linux questo è abbastanza evidente: potete scegliere se usare l'interfaccia Gnome, oppure KDE, oppure una delle innumerevoli alternative "light". Il sistema operativo Linux non cambia. Cambia però il modo in cui l'utente interagisce con la macchina. La GUI è un programma che gira in modalità utente, quindi interagisce con il kernel (ovvero la parte più interna e critica di un sistema operativo) soltanto attraverso la sua interfaccia, quindi in maniera abbastanza sicura e protetta. Su Linux potete anche rimuovere ogni tipo di interfaccia grafica e utilizzare il PC in modalità testo.

Su Windows c'è una sola interfaccia grafica possibile, al massimo si può personalizzare con dei temi ma non è possibile sostituirla, nè tantomeno eliminarla. Questo succede perché alcune degli oggetti di tipo grafico sono in realtà implementati dentro in spazio kernel e quindi parte integrante dello stesso. Io ho sempre considerato questo aspetto come un limite di Windows, dettato più da strategie di marketing aggressivo che da considerazioni di ingegneria del software. A mio parere, questo ed altri trucchetti tecnici hanno dato all'inizio un notevole vantaggio competitivo alla M$ che ha potuto sviluppare indisturbata la suite Office sbaragliando la concorrenza di software esistenti come Wordperfect, etc.

3) Di sistemi operativi sul mercato ce ne sono moltissimi e di molti tipi. Se ci limitiamo al mercato PC/Desktop, ovviamente troviamo Windows, Linux e Max OS, con una nettissima predominanza del primo. Se invece ci allarghiamo ad altri mercati, la situazione cambia notevolmente. Già nel settore smartphone abbiamo diverse sorprese, e nessun apparente vincitore: Symbian (ora notevolmente in calo), Palm OS, iPhone, Win CE (o come cavolo si chiama adesso), un qualche flavor di Linux, Android. Altri mercati (sistemi embedded, server, etc.) hanno ancora altri competitor diversi, di cui magari non avete mai sentito parlare.

Questo per dire che l'ambito applicativo è importante per decretare il successo di un OS.

Chrome OS è nuovo?

Detto questo, cos'è questo Chrome OS? Niente dettagli tecnici nel comunicato, come c'era da aspettarsi. Vengono però dette alcune cose importanti:

1) Inizialmente andrà sui Netbook, semmai in futuro (quando?) lo rivedremo sui Laptop e Desktop.

2) L'architettura è basata su Linux con una nuova interfaccia grafica:
The software architecture is simple — Google Chrome running within a new windowing system on top of a Linux kernel.
Quindi suppongo che prenderanno Linux e cambieranno l'interfaccia grafica. Niente Gnome o KDE, ma qualcosa di estremamente "leggero".
Tecnicamente, quindi, Chrome OS non sembra un "nuovo sistema operativo", al massimo una nuova distribuzione di Linux con una nuova interfaccia grafica.

3) Si punterà tanto sul web.
For application developers, the web is the platform. All web-based applications will automatically work and new applications can be written using your favorite web technologies. And of course, these apps will run not only on Google Chrome OS, but on any standards-based browser on Windows, Mac and Linux thereby giving developers the largest user base of any platform.

Commento
Sono un po' scettico. E' vero che molta della "vita" di un utente di PC ormai si svolge on-line, tra social-network, posta elettronica, etc. Però c'è una fetta non indifferente di gente che usa il PC per lavorare.

In questo momento, le applicazioni web di Google non sono ancora mature, a mio parere. Passi per l'applicazione Spreadsheet, che può essere già usata per piccoli calcoli magari da condividere con altre persone. Ma l'applicazione di Word Processing o quella per le Presentazioni è ancora a parecchi anni di sviluppo dall'essere anche solo vicina a un programma come OpenOffice.

Mancano quindi gli applicativi. Che è lo stesso problema di cui soffriva Linux qualche anno fa. Poi OpenOffice ha raggiunto standard appena accettabili, e Linux ha cominciato a diffondersi maggiormente.

A quale pubblico si rivolge Chrome OS? Io credo che, almeno in una prima fase, l'idea sia di approcciare le persone che usano il Netbook come uno smartphone un po' più grosso, cercando di dargli un ambiente leggero e veloce per l'accesso all'e-mail, al browsing e ai social network. Un pubblico alternativo è quello dei programmatori entusiasti di Linux e dello sviluppo tramite software open source. In questo modo, Google farebbe concorrenza a Ubuntu e compagnia.

Anche limitandosi a questo pubblico, però, Google potrebbe incontrare notevoli difficoltà: innanzitutto, la mancanza di software compatibile M$ di qualità accettabile è un notevole problema. E' vero che probabilmente si potrà sempre montare OpenOffice su Chrome OS. Ma OO è un vero "resource hog", quindi addio al lightweight.

Non è poi chiarissimo il vantaggio di Chrome OS rispetto ad utilizzare Ubuntu (o similare) + firefox rispetto a Chrome OS + Chrome. Perché si realizzi un vero vantaggio, Google dovrà spendere parecchi sforzi sulla bellezza dell'interfaccia grafica e sul "lightweight". Probabilmente l'idea è di sfruttare la potenza commerciale di Google per eliminare la concorrenza di Ubuntu.

Infine: perché l'hanno fatto? secondo me è parte di una strategia più ampia che tende a rosicchiare ulteriori quote di mercato a Internet Explorer. Per accedere al Web infatti la maggior parte degli utenti usa ancora IE, nonostante la sempre maggiore diffusione di Firefox. Questo porta dei problemi di compatibilità delle applicazioni web (M$ ogni tanto tenta di imporre qualche standard, o di inserire features fuori standard che rendono la vita degli sviluppatori web un inferno). Inoltre, IE viene configurato di default per usare servizi M$. Probabilmente, Chrome OS è un tentativo per diffondere maggiormente il browser Chrome, e legare gli utenti alla "piattaforma Google".

Conclusioni

Paolo Attivissimo titola: "Google: in arrivo l'anti-Windows". Non sono completamente d'accordo: secondo me alla M$ possono dormire sonni tranquilli ancora per un bel po', almeno finché applicazioni come Word, Excel e PowerPoint continueranno ad essere indispensabili.

3 commenti:

  1. Ottimo e esauriente. Domanda forse impertinente: ma tu che OS usi/preferisci? Questo perché parecchi geeks di mia conoscenza sono per Mac OS-X. Io da un anno abbondante uso solo Ubuntu e mi trovo benissimo.
    Certo che Excel e Photoshop sono ancora più performanti degli equivalenti linuxiani. E a qualcuno mancherebbe AutoCad.

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  2. Attualmente uso (quindi preferisco) Linux, che dal punto di vista didattico ha i suoi bei vantaggi. Per dire, se devo dare un progettino di programmazione, non ho bisogno di andare in giro a comprare licenze per i miei studenti, ne posso imporgli di possedere un Mac o peggio di installare Mac OS-X su un PC.

    Il Mac OS X non l'ho mai provato, a dir la verità. Da quel che so è una variante di FreeBSD, quindi niente di nuovo sotto il sole (a parte l'interfaccia grafica che è carina, in effetti).

    Su Win: l'ho usato per anni, Win 2000 per l'esattezza, e non ho mai avuto bisogno di reinstallarlo, anche se dopo 5 anni per fare il boot ci volevano 5 minuti buoni. Non sono poi così pregiudizialmente contro Win. Ma magari di questo ne parlo in un prossimo post.

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  3. Io non mi limiterei a considerare Chrome OS + Chrome ma ci aggiungerei Google Wave, che usa federated server.

    A quel punto, si potrebbero avere tutte le varie applicazioni da ufficio (Word, Excel, PowerPoint), la mail e la chat in un server interno all'azienda, con tutti i vantaggi che questo comporterebbe.

    È presto per dirlo, ma non è detto che il pubblico di riferimento sia necessariamente l'utente generico.

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