martedì 2 giugno 2009

Lavorare in Svezia

[Mi rendo conto che quello che sto per dire è incredibile. Ma ho le prove!]

Siamo arrivati a Linkoping mercoledì sera, e ci siamogoduti il sole che tramonta verso le 23.00. Cerando da mangiare in centro, siamo finiti nelsolito ristorante pseudo-italiano, e io ho preso un pizza. Di solito evito ristoranti pseudo-italiani all'estero, ma non conoscendo lo svedese, ho preferito andare sul sicuro e ordinare qualcosa di vagamente familiare. E insomma, non era male, soprattutto perché accompagnata da una Carlsberg gelata.

L'indomani, sveglia presto, alle 8.30 siamo arrivati nella zona delle aziende di servizi, dove si trovava la sede di ENEA OSE, che ospitava il meeting. Questa ditta produce un sistema operativo che si chiama OSE Delta, che viene venduto soprattutto a Ericsson (di cui ENEA è una spin-off). Difficilmente lo troverete sui telefoni cellulari, però (anche se ce n'è una versione apposta), perché viene usato soprattutto nelle centraline di comunicazione. Ad esempio, quegli scatolotti che stanno in cima ad altissimi pali in mezzo alle rotonde e che trasformano il traffico cellulare GSM e GPRS in traffico su cavo e viceversa.

Arriviamo alla sede di ENEA, e ci portano nella sala dove avremmo tenuto il meeting. Ed ecco cosa ci siamo trovati davanti:

Ebbene, ecco cosa fanno i dipendenti ENEA per rilassarsi: due giri a stecca!
E non è finita: mi volto e vedo la cucina:

Niente male, vero? due figroriferi; tre microonde; due macchinette per il caffé (il capo si è detto dispiaciuto che una delle due, quella espresso, fosse temporaneamente rotta); due lavastoviglie per appoggiare le tazze sporche; l'isola centrale dove appoggiavano i dolcini per i coffe break.
Che ne pensate? In confronto, la macchinetta del caffè nel corridoio nelle aziende italiane fa proprio una brutta figura, vero? Aspettate, non è tutto!
Zona accoglienza e relax:

L'angolo dei giochi:

A questo punto, spero che mi crediate sulla parola se vi dico che davanti i bagni c'era un vecchio tavolo da ping pong in dismissione e due seggiolini per bebé; e che accanto al proiettore c'era una Playstation 3. E poi, nel guardaroba c'era il portascacerpe (per togliersi le pesanti scarpe invernali), e per quasi tutto il piano c'era il parquet.

Non solo noi italiani, ma anche i francesi, gli spagnoli, gli austriaci, si sono meravigliati come noi. E tutti abbiamo convenuto che questo è possibile solo in Svezia. Immaginatevi un biliardo in un'azienda italiana: i dipendenti starebbero tutto il tempo a tirare di stecca!
In Svezia invece, probabilmente i dipendenti lavorano, e con un'ottima produttività.

Inoltre: in Svezia entrano al lavoro verso le 8.30, ma alle 16.30 sono tutti già in viaggio verso casa, e se esci per strada verso le sei, puoi vedere le giovani famiglie, padre madre e figli, in giro con le biciclette per le fantastiche piste ciclabili. Insomma, mi è sembrato che gli svedesi vivano bene, anzi meglio di noi: città a misura d'uomo, lavoro a misura d'uomo, ottimi servizi sociali.

Ma allora perché c'è una così alta percentuale di suicidi in Svezia? Alla prossima puntata...

PS: se pensate di mandare un curriculum a ENEA, questo non è il momento migliore, dato che stanno purtroppo licenziando.

14 commenti:

  1. In realtà il tasso di suicidi in Svezia (o nel resto della Scandinavia) non è poi più alto di altri Paesi che non hanno questa nomea: ad esempio al top ci sono le repubbliche baltiche, ma anche Belgio, Francia, Svizzera, Austria e Polonia stando a questi dati sono hanno più suicidi/abitante della Svezia o della Danimarca
    http://en.wikipedia.org/wiki/Suicide_rate
    Anzi, l'Italia è abbastanza in basso, e l'ipotesi di un tabù morale cattolico deve fare i conti col Regno Unito messo anche meglio, o col fatto che Paesi altrettanto cattolici hanno più suicidi, anche forse la differenza tra 7 o 9 suicidi su 100.000 abitanti rischia di non essere statisticamente così rilevante.


    Concordo sul "vivere bene": la cosa che mi stupì di più quando abitavo in Danimarca è che, a differenza di noi, non utilizzavano le lunghe ore di sole primaverile del sabato e della domenica per rintanarsi nei negozi o nel centri commerciali (che di sabato hanno orario 10-15!), ma correvano a crogiolarsi nei bei parchi che costellavano la città.
    Forse mi stupisco con poco, ma mi pare proprio una totale inversione a U rispetto al modello ricreativo/consumistico di ispirazione angloamericana su cui si punta anche in Italia da una decina d'anni abbondante.

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  2. Caro Lopo,

    sui suicidi hai ragione, mi sono fatto trascinare dalle "voci" sul presunto elevato tasso di suicidi in Svezia. Non so se si possano collegare i concetti di "tasso di suicidi", "qualità della vita", e "grado di felicità", e ovviamente non saprei dire se gli Svedesi sono più felici di noi italiani. Sulla qualità del lavoro e della vita, invece, ci metterei la mano sul fuoco: tra tutti gli "occidentali", loro sono tra quelli che stanno meglio, e sicuramente è molto meglio vivere a Stoccolma che a Roma (che sarà anche bellissima, ma viverci deve essere un incubo).

    Nel prossimo post parlerò di quelli che secondo me potrebbero essere i lati negativi di un paese come la Svezia, anche se non mi è mai capitato di viverci per più di 5 giorni.

    A proposito, complimenti per le splendide foto danesi!

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  3. Ci mancherebbe! Precisavo solo perché anch'io ho scoperto i dati da poco e mi sono stupito del "pregiudizio" (venniale, tutto sommato) in cui mi ero ritrovato.

    Durante il soggiorno tra i vichinghi (circa 5 mesi) ho ovviamente riflettuto su questi concetti. Dopo lo shock iniziale, pare impossibile tornare a casa, nonostante non si sia ancora creata una nuova rete di relazioni.
    Dopo un po' comunque si ridimensiona l'adorazione per la patria adottiva, principalmente perché ci si rende conto che certi aspetti dell'Italia o di Livorno (nel mio caso) vengono o dimenticati o denigrati solo per troppa abitudine. Un po' come accade in certi rapporti matrimoniali, con moglie e marito che si punzecchiano e magari litigano spesso, ma non si cambierebbero mai con un altro/a.

    Dirò una banalità, ma spesso è bene ripeterle perché è peggio darle per scontate: la chiave del confronto con l'estero dovrebbe stare non tanto nella copia pedissequa di certi elementi, quanto nell'accorgersi dei punti di forza della propria situazione per poterli valorizzare. In questo invece l'esterofilia grossolana (quella dei ministeri e dei proclami politici, o quello dei luoghi comuni da bar) fa dei grossi danni...
    Attendo il nuovo post!

    Grazie per i complimenti, si può dire che erano le prime foto mai fatte in vita mia: un'esigenza impellente, quasi un raptus, di mostrare cosa vedevo alle persone a me care.

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. @Caspitina: come mai hai cancellato il commento?
    Cmq, gli svedesi sono molto produttivi: si fanno pagare un mucchio per lavorare il giusto!

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  6. sono nato a stoccolma, parlo svedese madrelingua, ho vissuto parte dell'infanzia (bellissimo anche se ricordo poco), ho frequentato le elementari medie e superiori in italia, comunque vivendo la cultura svedese in modo molto forte (qui a bari cerano tanti svedesi residenti per ragioni di lavoro) tipo bagno al mare il 6 gennaio, festeggiavamo il 13 dicembre santa lucia, come alnche la festa di mezza estate a fine maggio.
    Molto bello con i contrasti della cucina svedese e quella italiana nei vari eventi che organizzavano. Anni fa ho avuto la felice idea di tornare in svezia per viverci e lavorare, in due gorni ho trovato lavoro,cambiato casa due volte e dopo un anno l'ho comprata, tutto molkto bello, ma i contrasti principali: il venerdi cè la corsa al system bolaghet (dove vendono gli alcolici) non vi dico la ressa, il fine settimana sono tutti a letto per la sbornia (in giro si vedono persone dai 50 anni in su, oppure le famiglie con bambini (i 20 45 anni sono a letto). Nei ristoranti idem, difficile trovare gruppi come da noi in italia.
    Il clima è la parte peggiore, vi dico solo che d'inverno a stoccolma si passeggia dove d'estate passano le barche.
    L'organizzazione sociale dei servizi non ha eguali, come altresi il rapporto con il mondo del lavoro. auguri a tutti: vito

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  7. @anonimo:
    sono in ritardo sul mio secondo post sulla Svezia!
    Molte delle cose le hai già dette tu, nel post mi limiterò ad aggiungere qualche aneddoto personale!

    Ma dimmi, vivi in Svezia adesso?

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  8. Ciao A tutti anche io sono di BAri, avri tanta voglia di epsatriare ma non ho fiducia nemmeno della svezia..sarà la depressione ma cosa so fare ho solo una laurea in Ingegnerei a 4 lingue straniere poi stage di vario genere ..credoc he in Svezia possono andare le persone fortunate e basta

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  9. @Anonimo: se sei ingegnere informatico, guarda che qui cercano personale

    http://www.evidence.eu.com/

    non è la Svezia, ma magari potrai accontentarti.

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  10. Carrisimi,vi chiedo di darmi le informazioni,riguardo al lavoro di costruttore nautico in Svezia,sto seriamente pensando di trasferirmi là,ho esperienza di 20 anni nel campo nautico.Secondo Voi ho la possibilità?

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  11. Potresti aiutarmi, perch io vorrei andare in Svezia, se hai qualche indirizzo utile, di qualsiasi tipo di agenzia, Ti ringrazio
    Email: Fabio.Papu84@gmail.com

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  12. Anche noi vogliamo lavorare in Svezia, ma la maggior parte dei siti per trovare lavoro sono scritti in svedese!
    Puoi darci un consiglio su come trovare lavoro?
    pacamorena@hotmail.com

    Grazie

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  13. Ciao Ragazzi!

    Se siete interessati ad avere maggiori informazioni su come sia veramente la vita in Svezia vi consiglio di dare un'occhiata al sito www.insvezia.com

    E' scritto da un Italiano residente lì e raccoglie molte notizie utili su come cercare lavoro, casa e potersi trasferire in Svezia.

    In particolare c'è una sezione dedicata al lavoro in Svezia http://www.insvezia.com/vivere-in-svezia/lavorare-in-svezia

    E´ tra i migliori sitiweb che ho trovato sulla Svezia.

    Spero vi possa essere utile!

    buona giornata!

    Piero

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