La program chair della conferenza in questione fa una call for papers (cioè per articoli) intorno a settembre. Ricercatori di tutto il mondo mandano il loro articoli scientifici entro i primi di gennaio. Quindi gli articoli vengono dati ai revisori in modo che ogni articolo sia revisionato da almeno 3 revisori indipendenti (e anonimi). Ogni revisore riceve circa una decina di articoli a cui mette dei voti, poi ci si riunisce tutti insieme (o chi può venire) e si decide quali articoli verranno accettati e potranno essere presentati alla conferenza.
L'hotel a 2 stelle dove ho dormito un paio di notti |
Insomma, il famoso "peer-review". I program committee meeting si svolgono rigorosamente di sabato, altrimenti non molti potrebbero venire. Quindi sono un piccolo sacrificio per la scienza. Notare che tutto il lavoro viene fatto a titolo completamente gratuito, nessuno prende dei soldi.
L'ottimo ristorante dove ci hanno invitato dopo il meeting |
Per andare a Rennes e spendere poco (o meglio far spendere poco allo stato e con gran sollievo dei miei scarsi fondi di ricerca) ho escogitato il seguente tragitto: Pisa-Parigi via aerea; quindi Parigi-Rennes via TGV. Ho preso il TGV per la prima volta nella mia vita. Il TGV ci mette 3 ore, di cui quasi 45 minuti per attraversare Parigi.
O meglio: ci avrebbe messo 3 ore se fosse stato in orario! All'andata 20 minuti di ritardo, al ritorno 35 minuti. Allora non sono solo i treni italiani ad essere eternamente in ritardo, dicevo tra me e me! In generale non è stato esaltante: in secondo classe non hanno le prese elettriche (mentre su certi eurostar c'è dappertutto), ma forse è dipeso dal fatto che sia una linea minore.
Però, SNCF surclassa Trenitalia per il servizio alla clientela: al ritorno, all'arrivo a Charles De Gaulle un dipendente delle ferrovie ci aspettava sul binario per consegnarci una busta precompilata e preaffrancata con dentro un modulo per chiedere il rimborso. Il treno aveva infatti superato i 30 minuti di ritardo, e quindi i passeggeri avevano diritto al rimborso (che non ho utilizzato, dato che devo consegnare il biglietto in originale se voglio essere rimborsato dalla stato italiano!). Anche in Italia è possibile, ma sfido chiunque a raccontare di esserci riuscito: la procedura è sempre misteriosissima, e quando va bene il rimborso di solito consiste in un buon da sfruttare successivamente.
Insomma: direi che nel mio caso siamo 1-1. Ok, lo so che non si possono certo fare paragoni. Va beh, facciamo 1-1 e loro vincono ai rigori, va bene?
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