venerdì 20 febbraio 2009

Il manuale dei confessori

Ieri sera siamo andati a sentire uno spettacolo di Pardo Fornaciari (anche qui). Oltre ad essere mio cognato, Pardo è un grande studioso di lettere, latino medievale, ebraico antico. E' artista e canzoniere, articolista del vernacoliere, scrittore di libri, e naturalmente anticlericale. Tra le altre cose, ha tradotto (anzi re-interpretato) alcune canzoni di George Brassens in livornese.

Lo spettacolo si intitola "Il buon senso - un omaggio ai liberi pensatori di ogni tempo e paese", ed è stato supportato e sponsorizzato dall'UAAR, sezione di Pisa. Si tratta di letture di brani tratti dal Manuale de' confessori di Sant'Alfonso dei Liguori inframmezzate da canzoni scritte da lui, o canzoni di Brassens reinterpretate. Lo spettacolo è divertentissimo, almeno per un laico ateo come me. Suppongo invece che a un cattolico lo spettacolo faccia ribrezzo. Il che è un peccato dato che i pezzi "peggiori" sono presi proprio dal manuale.

Per darvi un'idea, vi riporterò un paio di "Direttori" dal manuale, quelli che si possono scrivere in un blog senza essere denunciati per offesa al pubblico pudore. Per gli altri, potete andate sul sito di Pardo e scaricare il testo dello spettacolo, oppure richiedere direttamente una copia del CD.
DIRETTORIO PRIMO

Questione
- Se sia permesso il castrare i fanciulli per conservar loro la voce.

Responso - Lo negano i reverendi Layman, Lugo ed i Salmanticesi; ma altri l'affermano, come i padri Salonio, Elbel e Mazzotta, purché il figliolo vi consenta e non vi sia pericolo della vita; sì perché la conservazione della voce in coloro che son poveri par che sia un gran bene, che gli fa mutar fortuna e stato; sì perché gli eunuchi sembrano utili al bene comune, giovando col loro canto a tenere con divozione la gente nelle Chiese; sì finalmente perché tal cosa tutto il giorno si usa, e si tollera da' prelati.

(S.Alfonso Maria de'Liguori, Manuale dei Confessori, ecc.,Firenze 1847, cap.VIII, Del V precetto, p.160 col.II)
DIRETTORIO SECONDO

Adulterium est copula cum persona conjugata, et est peccatum etiam cum consensu mariti. Adulterio è la copula con persona coniugata; e resta peccato anche col consenso del marito. Ma il coniugato che copula con la coniugata commette due volte peccato, così come chi conosce la moglie alla maniera dei sodomiti, per via dell'indebito vaso posteriore, commette adulterio...

(S.Alfonso Maria de'Liguori, Manuale dei Confessori , ecc.,Firenze 1847, cap.VIII, Del VI precetto)
DIRETTORIO QUINTO

Non date mai il torto al marito presente la moglie quand'anche fosse egli colpevolissimo; ma dissimulate finch'ella è partita, e presolo a parte, inducetelo ad una buona confessione ... Che se vi accadesse di addebitare il marito in presenza della moglie, (come che esse sian per natura beffarde e poco discrete) ella non cesserà mai di pungerlo e di rimproverargli il difetto che avrete in lui biasimato, talché il marito ne rimarrà più indispettito e più insolente la moglie

San Francesco Saverio, Avvisi a'confessori, p.12
Nota bene: il manuale è ancora valido, e molte delle cose lì scritte fanno ancora parte del diritto canonico. Meditate, gente, meditate ...

2 commenti:

  1. In quel manuale io c'avevo scovato questa chicca:
    http://librescamente.splinder.com/post/20702323/aveva-ragione-bill-clinton-licet

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