martedì 9 dicembre 2008

Amarezze

Sono stato a Bruxelles la settimana scorsa, per faccende legate a un progetto di ricerca europeo. Il mio collega austriaco usa di solito Priceline per prenotare negli alberghi e con 90 euro a testa abbiamo dormito qui. Dopo un viaggio orribile (mi hanno chiuso l'aeroporto di Pisa, sono arrivato dopo 13 ore di viaggio), alle 11 pm sono arrivato in hotel che scianguinavo dalla fame, e mi sono precipitato al ristorante per mangiare una qualsiasi cosa. "Sorry, the kitchen is closed", e quindi pizza riscaldata e birra (buonissima) al bar, chiaccherando con i colleghi. E chi ti vedo seduto poco vicino a chiaccherare amabilmente? Franceschini del PD, in missione a Bruxelles per partecipare a un workshop del "Partito Democratico Europeo", organizzato dall'Istituto Democratico Europeo. Nientedimeno. Vorrebbero forse convincere gli altri partiti europei a fondare i loro partiti democratici, così potranno collocarsi finalmente nel gruppo parlamentare europeo? Mi sembra un'ottima strategia: se Maometto non va alla montagna, la montagna andrà da Maometto.

Mi è venuto l'impulso di andare a dirgliene quattro. Strano, di solito, piuttosto che fare una cosa del genere, mi faccio sparare. Sono un tipo timido e riservato, mai e poi mai andrei a rompere le scatole al mio prossimo, specie se uno sconoscituo. Ma sono arrivato un po' al limite della sopportazione. Sinceramente, io questo pasticcio del PD non lo reggo più. Poi, i morsi della fame e l'aver ingurgitato già una pinta di birra, mi hanno consigliato di stare al mio posto.

Il PD non lo reggo più, dicevo. E non sono l'unico. Ieri incontro F., un mio amico. Da sempre impegnato in politica, quella a contatto con la gente, in sezione, prima PCI, poi PDS, DS e recentemente nel PD. Un ragazzo d'oro, vi assicuro, una persona che stimo moltissimo, che ha fatto una bella carriera profesisonale, e che per la politica spendeva gran parte del suo tempo libero. Mi dice: "Ho lasciato tutto, dopo 25 anni di impegno in sezione. A tutto c'è un limite. Come fai a spiegare alla gente 'sta faccenda di Latorre, dei pizzini... Basta, se la vedano loro, io mi dedico ad altro". Ecco, mi sono depresso. Se gente come F. lascia, vuol dire che siamo alla frutta.

Non so come dirlo, ma il PD non ha davvero alcun senso. Pensavo fosse una buona idea, davvero. Ma in realtà è solo un contenitore vuoto, che resterà vuoto ancora a lungo. Tutto quello che hanno saputo fare è stato di svuotare la sinistra e il centro sinistra di ogni idea, ogni riferimento, ogni impulso, in nome dell'unità. E invece, dopo lo svuotamento, non c'è neanche l'unità. Veltroni vuole fare il partito del 35%. Ma il 35% di che? per fare cosa? per andare dove? non si sa, nessuno lo sa. E' evidente che anche lui non ha capito niente. Come conseguenza, è assai se il PD arriva al 25% alle prossime elezioni europee. E sapete cosa? appena eletti i parlamentari del PD si divideranno in due gruppi parlamentari: PSE e PPE. Ottimo.

Ricordate cosa diceva Nanni Moretti alla vigilia dei famosi "girotondi"? Con questi dirigenti, la sconfitta della sinistra è assicurata per i prossimi 10 anni. I 10 anni stanno per passare, i dirigenti sono gli stessi, e Nanni Moretti era stato ottimista. Per la prima volta nella mia vita, mi guarderò bene dal votare alle prossime elezioni europee.

5 commenti:

  1. "Non so come dirlo, ma il PD non ha davvero alcun senso. Pensavo fosse una buona idea, davvero. Ma in realtà è solo un contenitore vuoto, che resterà vuoto ancora a lungo. Tutto quello che hanno saputo fare è stato di svuotare la sinistra e il centro sinistra di ogni idea, ogni riferimento, ogni impulso, in nome dell'unità. E invece, dopo lo svuotamento, non c'è neanche l'unità. Veltroni vuole fare il partito del 35%. Ma il 35% di che? per fare cosa? per andare dove? non si sa, nessuno lo sa"

    L'hai detto tu, l'operazione è fallita a causa della necessità di svuotare di contenuti un partito che, con qualche rinnovamento politico, ideale e di classe dirigente (una rivoluzione :D), avrebbe potuto significare qualcosa di effettivamente nuovo.
    Invece, per fare un compromesso storico bonsai, si è svenduto tutto, a partire dal laicismo.

    Bisogna ripartire da solide convinzioni, non da contingenti convenienze.

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  2. Io pensavo di votare Di Pietro: ha tanti difetti, ma avrebbe il pregio di mandare un segnale a sinistra...
    Boh...

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  3. Beh, Berlusconi cambia idea dalla mattina alla sera, è risaputo. Fare il proprio gioco su Berlusconi è suicidio puro. A Rainews 24 apre, su Repubblica chiude.
    Alla fine l'opposizione bisogna farla sulle cose che arrivano in parlamento, non sulle dichiarazioni di Berlusconi.

    Secondo te, votando Di Pietro risolverei qualcosa rispetto a non votare? Non credo proprio... Inoltre, il lato negativo sarebbe di far gonfiare ancora un po il petto a Tonino, e non mi sembra ne abbia bisogno per ora.

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  4. Mah, non voglio difendere Di Pietro, non me ne intendo abbastanza di politica.
    Però votare IdV secondo me darebbe un segnale diverso (a sinistra) rispetto ad un non-voto. Non ti distingui da un berlusconiano che non vota, mentre nell'altro caso metteresti in evidenza che è un voto che sarebbe stato a sinistra e che invece è scontento di come si sta comportando la sinistra...
    Il non-voto secondo me è sempre un voto perso, non da alcun segnale perchè non può darlo: ci sono mille motivi per cui uno potrebbe non votare. La politica è fatta di compromessi, non andremmo più a votare se aspettassimo davvero il partito che ci rappresenta davvero.

    Oh, sia chiaro, non voglio convincerti a votare nessuno, sono considerazioni che faccio così...

    Ciao

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