giovedì 3 aprile 2008

Filosofia e serial TV



Ieri pomeriggio avevo un'ora di buco, senza laptop nè articoli stampati da revisionare. Non potendo lavorare, ho fatto un salto alla Feltrinelli. Curiosando qua e là, mi imbatto in "I Simpson e la Filosofia". Ho pensato, guarda un po' che si inventano i filosofi per fare divulgazione! Mi ha subito ricordato "La fisica dei supereroi", una buona scusa per insegnare la fisica.

Va beh, mi dico, diamo uno sguardo al contenuto: leggendo la prefazione, scopro che uno degli autori (Irwin) aveva già scritto "Seinfeld e la filosofia". Non tradotto in italiano, suppongo perché Seinfeld in Italia è stato un fenomeno di nicchia, mentre negli USA è un cult. A me piaceva da matti, quando ero in Vermont me ne sono sciroppate parecchie puntate.

Ok, mi sono detto, l'autore ha sfruttato il successo del primo libro per rifilarcene un'altro (ma non hanno niente di meglio da fare questi filosofi?). Poso il libro e che ti trovo accanto? "La filosofia del Dr. House", di un altro autore. Ah, ma allora c'è un filone! Facendo una breve ricerca su Amazon ho trovato anche:
  • The Matrix and Philosophy: Welcome to the Desert of the Real (Popular Culture and Philosophy) by William Irwin
  • More Matrix and Philosophy: Revolutions and Reloaded Decoded (Popular Culture and Philosophy) by William Irwin (attivissimo questo Irwin!)
  • The Sopranos and Philosophy: I Kill Therefore I Am (Popular Culture and Philosophy) by Vincent Pastore (notare il nome dell'autore)
  • Buffy the Vampire Slayer and Philosophy: Fear and Trembling in Sunnydale (Popular Culture and Philosophy) by James B. South
  • The Chronicles of Narnia and Philosophy: The Lion, the Witch, and the Worldview (Popular Culture and Philosophy) by Gregory Bassham
  • Woody Allen and Philosophy: You Mean My Whole Fallacy Is Wrong? by Aeon J. Skoble
Se poi fate una ricerca con "popular culture e philosophy" esce di tutto (parolacce incluse).

Su momento, mi ha rattristato pensare che per attirare lettori bisogna ricorrere a questi "sporchi trucchi". Però mi sono ripreso subito pensando: qui c'è un mercato! Vediamo un pò, che ne dite di "La teologia di Don Matteo"? "L'epistemologia dei Cesaroni"? "Montalbano e la critica della ragion pratica"? Cari filosofi italiani, al lavoro! E non venitevi poi a lamentare da noi ingegneri che non ci sono possibilità di lavoro per i filosofi!

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