Parla uno dei giovani baresi coinvolti nell'inchiesta: Ho pagato e non mi pento, questo è il paese dei furbi.
Sarebbe da rispondere: e tu sei fesso tre volte. Primo perché hai pagato uno sproposito per essere ammesso a un corso di laurea (si badi bene, per essere ammesso, non per laurearsi). Secondo, perché ti sei fatto beccare. Terzo, perché pensi ancora di essere furbo ma non hai ancora non hai capito quanto sei fesso.
Detto questo, ora un colpo alla botte. Il sistema dei test di ingresso è una perversione tutta italiana. Spero proprio che li aboliscano e li sostituiscano con un metodo più civile, corretto e egalitario.
Una proposta semplice semplice in pochi punti:
1) valutazione nazionale realizzata da un ente indipendente (come per il GRE nei paesi anglosassoni)
2) dopo aver ottenuto la valutazione, il ragazzo può fare domanda a più di una Università.
3) Ogni Università fa una graduatoria ed entro un certo termine può invitare il ragazzo ad iscriversi
4) Il ragazzo decide di iscriversi dove più gli pare tra quelle Università che gli fanno la proposta.
In questo modo:
A) La valutazione sarebbe seria e onesta, e seguirebbe una metodologia accettata scientificamente a livello internazionale
B) Non ci sarebbe il rischio di saltare un anno perché alla Università dove hai deciso di fare il test non ti hanno preso (e non hai la possibilità di ripetere il test in un'altra Università)
C) Ci sarebbe una effettiva concorrenza tra Università "alla pari".
Ma sono regole troppo semplici e lineari per essere accettate e adottate in Italia.
Au revoir!
Detto questo, ora un colpo alla botte. Il sistema dei test di ingresso è una perversione tutta italiana. Spero proprio che li aboliscano e li sostituiscano con un metodo più civile, corretto e egalitario.
Una proposta semplice semplice in pochi punti:
1) valutazione nazionale realizzata da un ente indipendente (come per il GRE nei paesi anglosassoni)
2) dopo aver ottenuto la valutazione, il ragazzo può fare domanda a più di una Università.
3) Ogni Università fa una graduatoria ed entro un certo termine può invitare il ragazzo ad iscriversi
4) Il ragazzo decide di iscriversi dove più gli pare tra quelle Università che gli fanno la proposta.
In questo modo:
A) La valutazione sarebbe seria e onesta, e seguirebbe una metodologia accettata scientificamente a livello internazionale
B) Non ci sarebbe il rischio di saltare un anno perché alla Università dove hai deciso di fare il test non ti hanno preso (e non hai la possibilità di ripetere il test in un'altra Università)
C) Ci sarebbe una effettiva concorrenza tra Università "alla pari".
Ma sono regole troppo semplici e lineari per essere accettate e adottate in Italia.
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