Lasciate che spenda due parole in memoria di uno dei miei eroi da bambino, il principale responsabile della mia fede milanista. Oggi si è spento Nils Liedholm. Era il mio eroe per tanti motivi. Era un gentiluomo: non si lamentava mai delle ingiustizie sul campo, non insultava nessuno, mai, né avversari, né arbitri, né tanto meno compagni. Non ho mai conosciuto nessuno saper perdere come sapeva perdere lui. Era rispettato da tutti e tutti gli volevano bene.
Era una persona intelligente, dalle idee semplici, chiare ed efficaci. Non era noioso, non era banale. Era un leader riconosciuto, sia quando giocava, sia quando allenava. Il mio rimpianto è di non aver mai avuto l'occasione di conoscerlo personalmente.
Era una persona intelligente, dalle idee semplici, chiare ed efficaci. Non era noioso, non era banale. Era un leader riconosciuto, sia quando giocava, sia quando allenava. Il mio rimpianto è di non aver mai avuto l'occasione di conoscerlo personalmente.
Era il mio eroe, quindi io avrei voluto essere come lui. E lo desidero ancora. Addio Maestro.
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