venerdì 1 luglio 2011

Garantismo

Sulla vicenda Strauss-Khan, il NYT ci informa che:
According to the two officials, the woman had a phone conversation with an incarcerated man within a day of her encounter with Mr. Strauss-Kahn in which she discussed the possible benefits of pursuing the charges against him. The conversation was recorded.

That man, the investigators learned, had been arrested on charges of possessing 400 pounds of marijuana. He is among a number of individuals who made multiple cash deposits, totaling around $100,000, into the woman’s bank account over the last two years. The deposits were made in Arizona, Georgia, New York and Pennsylvania.
(Hat tip: diciotto brumaio)

E le femministe che hanno sfilato per protestare contro DSK?
Ma è davvero stato tutto un caso?
Verrebbe proprio da dire molto populisticamente: tutto il mondo è paese.

3 commenti:

  1. Scandaloso. Ma non hanno insabbiato la cosa anche se ci fanno una figura non proprio bella. Dai sono molto più civili di noi.

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  2. Non è vero: lì il procuratore distrettuale perderà quasi sicuramente il posto. Da noi, invece, puoi rimanere abbandonato in carcere per anni, in attesa di giudizio, e ai responsabili di questo schifo non succede nulla. Anche la Sinistra, di solito così garantista, se ne guarda assai bene dall'attaccare i privilegi delle procure per la violazione dei diritti umani di migliaia e migliaia di detenuti in attesa di giudizio (perlopiù poveri extracomunitari, imputati di piccolo spaccio), solo perché le fa comodo che gli inquirenti in questo periodo se la stiano prendendo con Berlusconi, come se domani non potesse toccare a chiunque di noi.
    Di destra o di sinistra, siamo solo un popolo di ipocriti, istruiti nelle sacrestie.

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  3. Mi sa che avete ragione. La nostra giustizia fa veramente schifo, e una figura barbina di fronte a quella americana (ma anche quella americana non va osannata troppo).

    La mia frase "tutto il mondo è paese" voleva riferirsi al poco garantismo dei mezzi di comunicazione, i famosi media, sempre pronti a giudicare ed emettere condanne parallelamente ai giudici. In questo americani, francesi, italiani, non è che differiscano molto (almeno secondo la mia modestissima esperienza).

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