giovedì 27 maggio 2010

Indagine sull'universita'

Qualche tempo fa si sono sentiti i soliti lamenti sull'inutilita', anzi sulla dannosita', della riforma 3+2.
Le lamentele erano dovute a un rapporto della corte dei conti che, a sentire AdnKronos, avrebbe bocciato il 3+2. In realtà, il rapporto diceva ben altro, e i soliti giornalisti hanno sintetizzato dopo una lettura poco attenta (per voler essere civili).

Adesso Alma Laurea ha fatto un'indagine, riassunta da un articolo su Repubblica. E viene fuori che il 3+2 ha portato dei vantaggi.

Quando nel 2001 fu proposta la riforma, la situazione era piuttosto negativa. Pochi laureati, un alto numero di anni per laurearsi, laureati lontani dalle esigenze delle aziende e del mercato. Per ingegneria, la media di anni necessari per laurearsi andava da 8 a 9, con punte di 13-15 anni. Il laureato in ingegneria usciva forse preparatissimo dal punto di vista teorico, ma con evidenti difficoltà pratiche, per cui aveva bisogno di essere ulteriormente "addestrato" una volta assunto. I professori formavano i propri studenti migliori per fare i ricercatori, non per fare gli ingegneri.

La riforma si proponeva molteplici obiettivi:
1) Accorciare il tempo di uscita dall'Università
2) Aumentare l'interazione con le aziende e con il mondo del lavoro
3) Internazionalizzazione (più inglese)
4) Uniformare il sistema accademico a livello europeo (dichiarazione di Bologna)

A leggere i risultati di Alma laurea, mi sembra che le cose stiano andando nel verso giusto. Poi c'è chi si lamenta che i laureati di oggi sono meno preparati di quelli di ieri. Forse. Ma forse è inutile prepararli tutti benissimo e poi buttarli in un mondo del lavoro che richiede sempre meno approfondimento. Forse è meglio calibrare il persorso didattico sulle esigenze di ognuno. In questo caso, ben venga la laurea triennale per chi vuole andare presto a lavorare; e la laurea magistrale per chi aspira a qualcosa di più; e infine il dottorato per chi aspira a un posto nel mondo della ricerca pubblica o privata.

Di quest'ultima cosa ne parlerò presto.

4 commenti:

  1. epperò non riesco a farmelo piacere. Ad esempio, per citare luoghi che conosco, i tre anni di Fisica non servono a nulla. In ogni caso, a parte il 3+2, tra le cose che non sono andate bene io ci metto i trimestri, l'atomizzazione dei corsi ed un uso a volte spregiudicato dei crediti. Aggiungo: il vizio tutto italiano di fare riforme quando ancora non si è capito che effetto ha avuto quella in corso. Da questo punto di vista hai ragione tu: bisogna capire bene come sono andate le cose prima di cambiare per il gusto di farlo.

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  2. Io ho la convinzione (pregiudizio?) che il triennio vada benissimo di per sé, ma non come prima parte del quinquennio.

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  3. @peppe: secondo me i trimestri, l'atomizzazione dei corsi, ecc. non sono necessariamente legati al 3+2. Per dirne una, a Pisa ci sono sempre stati i semestri, mai i trimesti. L'atomizzazione dei crediti fu fatta perché molti docenti pensavano a ritagliarsi il proprio orticello, e i corsi di laurea venivano organizzati male. Sono d'accordissimo: nella prima parte della "riforma", il 3+2 è stato un disastro. Ora si sta piano piano convergendo, come provato dalla riduzione dei corsi di laurea triennali, molti decisamente inutili. Per dire: una delle "prescrizioni" della riforma Gelmini forza le lauree magistrali ad avere corsi di minimo 6 crediti. E questo secondo me è un bene: meno corsi, più lunghi e più seri.
    Si poteva convergere molto prima, sono d'accordo. Purtroppo in Italia le cose non vanno sempre come ci si aspetta.

    @weissbach. può darsi che ci sia del vero in quello che dici. Nella fase pre-riforma, a Pisa fu tentato l'esperimento laurea-breve sganciato dalla laurea "normale". Ovvero, fin dall'inizio c'erano due percorsi separati. Sembrava sensato, ma fu recepito malissimo, e l'esperimento fu chiuso dopo appena 2 anni. Gli studenti la vedevano come una laurea di serie B e pochissimi si iscrissero, e quelli che lo fecero cercarono poi di rientrare, con grande spreco di tempo e forze. Le aziende non sapevano che farsene di "dottori di serie B". E finì lì.

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  4. Mi eero scordato di dire che è possibilissimo che il 3+2 non abbia senso per tutte le discipline. Per fisica e matematica, per dirne due, mi sembra piuttosto specioso, andava benissimo il 4 di prima. Per lauree più tecniche come ingegneria e economia invece, secondo me ha molto più senso. E d'altronde, basta guardare in altri paesi per rendersi conto che il modello "one fit all" è ridicolo.

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