martedì 13 aprile 2010

Non e' comunista

Un cittadino di Adro.

Sono figlio di un mezzadro che non aveva soldi ma un infinito patrimonio di dignità. Ho vissuto i miei primi anni di vita in una cascina come quella del film “L’albero degli zoccoli”. Ho studiato molto e oggi ho ancora intatto tutto il patrimonio di dignità e inoltre ho guadagnato i soldi per vivere bene. E’ per questi motivi che ho deciso di rilevare il debito dei genitori di Adro che non pagano la mensa scolastica.
A scanso di equivoci, premetto che:
- Non sono “comunista”.
[...]
Sono certo che almeno uno di quei bambini diventerà docente universitario o medico o imprenditore o infermiere e il suo solo rispetto varra la spesa. Ne sono certo perché questi studieranno mentre i nostri figli faranno le notti in discoteca o a bearsi con i valori del “grande fratello”.
[..]
Ci sono cose che non si possono comprare. La famosa carta di credito c’è, ma solo per tutto il resto.

Mi colpisce che il signore ci tenga a specificare di non essere comunista.

Post Scriptum: non critico l'anonimo benefattore, ci mancherebbe. Applausi a piene mani per una lettera molto bella. La mia era un semplice osservazione: al nord non dichiararsi comunista ti mette subito in una luce particolare. Per dare maggior forza a quello che voleva dire, il signor benefattore ha tolto di mezzo ogni equivoca posizione all'inizio della lettera.

Come dice Popinga nei commenti, l'incipit "Non sono comunista, però ..." è probabilmente comune in molta gente del Nord. Non c'è da stupirsi quindi se i partiti di sinistra hanno vita dura, e se anche il PD ormai non convinca più nessuno. Essere di sinistra è "out", con buona pace delle raffinate analisi politiche delle nostre fervide menti.

3 commenti:

  1. Nel profondo nord (oggi leghista e ieri democristiano) è una precisazione che si sente fare spesso, anche in buona fede.

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  2. Scusate, mi rendo conto di essermi espresso male: la mia non era una critica, ma un'osservazione. Sono sicurissimo che l'anonimo di cui sopra sia in buona fede.

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  3. È anche peggio: i contadini piemontesi danno per scontato che tu sei leghista, anche se non sei contadino. A meno che tu "non abbia studiato", nel qual caso sei uno che non capisce come stanno le cose.

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