Avendo il Vernacoliere scritto su una delle sue irriverenti "civette" (esposte anche nelle edicole pisane) la parola "topa", un pisano, uomo di buona cultura ma di educazione un po' superata, aveva visto in quell'esibizione l'offesa al senso morale di molti e aveva querelato il giornale. Di cognome il signore si chiamava, e si chiama visto che è ancora vivo, Lupo. Processo, sentenza, assoluzione. Mi aspettavo che il Vernacoliere avrebbe fatto pagare a Lupo e a tutti i pisani questo eccesso di zelo ed infatti, puntuale, la "civetta" del numero seguente alla sentenza fece la sua comparsa così:
Topa batte Lupo 1-0
Sublime.Renzo Castelli
Livorno vista da un pisano
Diario poco personale e molto personalizzato delle mie idee e opinioni. Per ricordarmi di come ero.
lunedì 22 febbraio 2010
Risultato: 1-0
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Concordo
RispondiEliminaOttimo post ma manca la bibliografia, o almeno un immagine. Che uno di Livorno potrebbe procurarsi anche con un cellulare all'edicola sotto casa facendone dono a chi sta lontano, tipo Torino. Ah livorno, la mia prima fidanzata era originaria di quelle parti, sigh.
RispondiEliminaE Google tace, per Topa batte Lupo c'è solo il tuo link
RispondiEliminaL'ho presa dal libro di questo giornalista pisano, che ha vissuto a Livorno e se ne è innamorato nonostante continui ad essere tifosissimo del Pisa. Il libro è molto carino, lo consiglio vivamente, anche se per un livornese la maggior parte degli aneddoti fanno ormai parte delle leggende metropolitane della città.
RispondiEliminaComunque, nonostante l'assenza di link su google, topa batte lupo 1-0 è confermata da mio cognato che sul vernacoliere ci tiene una rubrica.