giovedì 22 maggio 2008

Il futuro dell'energia

In realtà non so se è davvero il futuro dell'energia. Ma le centrali solari a concentrazione (CSP) sono sicuramente fra le tecnologie più promettenti. Su uno degli ultimi numeri di IEEE Spectrum c'è un articolo su Ausra, una società USA molto attiva nel settore. Sul loro sito c'è una bella animazione che spiega il funzionamento del meccanismo di generazione dell'elettricità in modo molto carino. Praticamente: i raggi solari vengono concentrati su una serie di tubi che portano acqua, che scaldandosi arriva all'ebollizione e fa girare delle turbine a vapore che producono elettricità.

Si tratta di un sistema abbastanza efficiente, ma soprattutto a basso costo. La tecnologia Ausra usa degli specchi "quasi piatti" (Compact Linear Fresnel Reflector) invece degli specchi parabolici più costosi. Tramite dei motori elettrici, gli specchi vengono ruotati per fare in modo che i raggi solari vengano costantemente concentrati sui tubi allo spostarsi del sole, raggiungendo quindi un'altissima efficienza. Infine, mettendo gli specchi al livello del terreno ci sono meno problemi di resistenza al vento.

David Mills, fondatore di Ausra, è un ricercatore australiano, esperto di ottica. Fa ricerche sull'energia solare dal 1970. Nel 2006 è stato contattato da un americano, interessato alla tecnologia che proponeva. Dopo un po' di discussioni, tentennamenti e rifiuti, finalmente si fa convincere a cominciare l'avventura. Trovano dei venture capital che sganciano 43 milioni di dollari, Mills si trasferisce in California con tutta la famiglia. Vengono supportati anche da "Pacific Gas & Electric", una azienda di San Francisco, e cominciano a costruire un impianto da 2,7 km quadrati nel deserto del Nevada, che genererà 177 MW. Altri impianti del genere sono in corso di progettazione. All'età di 61 anni, Mills si ritrova con una start-up in mano. Io faccio il tifo per lui!

A proposito: qualcuno può parlare con Emma Marcegaglia di questa cosa? (Vi immaginate un ricercatore italiano che abbia una buona idea nel settore? dove li trova i venture capital?)

3 commenti:

  1. Beh, ad un ricercatore italiano al quale venga in mente una buona idea nel settore dell'energia (o in qualunque altro), conviene espatriare.

    P.S.
    devo dire che il tuo blog mi piace molto: post sempre ben scritti e ben documentati.

    Complimenti, sinceri e non rituali.
    A presto.

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  2. grazie mille, mi fai arrossire!
    In realtà, non credo ancora di essere riuscito a scrivere un post veramente buono, ma per raggiungere la perfezione ci vuole tempo (non è falsa modestia!).

    Il tuo ultimo post è stato davvero "chiaro", hai espresso quello che anch'io penso molto meglio di quanto avrei saputo fare io! Mi sa che te lo citerò presto.

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  3. Siamo un po' Ot, ma insomma già che siamo in ballo...

    Spesso il problema è proprio il tempo, nel senso che si finisce, il più delle volte, per scrivere post di corsa, come quello che ho scritto sulla spiritualità.

    In realtà andrebbe riscritto daccapo, rendendo in discorso più ampio e approfondito in alcuni punti, ma ho dovuto rimandare il tutto ad un prossimo post che chissà quando scriverò, se lo scriverò...

    E' dura la vita del blogger. ;-)

    P.s.:
    essere non del tutto soddisfatti dei propri post, oltre ad essere un fatto naturale, è anche un segno positivo, vuol dire che ci sono margini per un ulteriore miglioramento.
    Auguri comunque, la stoffa c'è. ;-)

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