Diario poco personale e molto personalizzato delle mie idee e opinioni. Per ricordarmi di come ero.
sabato 7 marzo 2015
Bilingue
Oggi siamo stati invitati a pranzo da una famiglia francese. Li abbiamo conosciuti casualmente perché ci siamo ritrovati a mangiare allo stesso ristorante in due tavoli uno accanto all'altro, e abbiamo fatto subito amicizia. Qui al Nord non è difficile: la gente è in media molto simpatica, accogliente e disponibile (proprio come nel film "Bienvienue chez le ch'tis").
Eravamo a tavola e il discorso cade sulla lingua: i nostri amici si sono stupiti del fatto che noi parlavamo abbastanza bene il francese. Insomma, a dir la verità, io un po' meno: basta che apra bocca perché si senta immediatamente il mio forte accento italiano (per non parlare degli errori di grammatica). A mia discolpa c'è da dire che fino a circa 3 anni fa non avevo mai parlato francese, e che quindi son dovuto partire da zero. Discorso diverso per mia moglie Eleonora che parla molto bene il francese, anche se con un leggero accento; lei lo ha studiato e parlato fin da piccola, e sa esprimersi perfettamente.
Ma i veri fenomeni sono i miei due figli che dopo appena 2 anni e mezzo in Francia parlano perfettamente il francese, e senza alcun accento straniero. Nonostante sia una cosa a cui ormai mi sono abituato, mi stupisco sempre quando ci penso: in particolare, Edoardo, che ha adesso 11 anni, ha frequentato la scuola in Italia fino alla terza elementare, poi sempre in Francia, e adesso che è in prima media è uno dei primi della classe in francese.
La giornata è stata molto divertente e spensierata, siamo contenti di esserci fatti questi nuovi amici e venendo via ci siamo ripromessi di frequentarci più spesso.
In macchina, mentre tornavamo, alla radio c'era una di quelle canzoni melodiche francesi un po' parlate (che a me in genere non piacciono per niente), e il "cantante" parlava molto velocemente: distratto dalla guida e poco concentrato non capivo di cosa stesse parlando.
- Edoardo, di che parla la canzone?
- Mah, d'amore, cose così: ma davvero non la capisci, papà?
- Non sono concentrato, molte parole mi sfuggono.
- Ma come è possibile che non la capisci? è talmente semplice, non c'è bisogno di concentrarsi.
- Eh. Tu non hai bisogno di concentrarti, io invece si. Non sono mica bilingue come te!
Insomma ho i figli bilingue, sappiatelo.
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