Dai cervelli in fuga alla rete planetaria di talenti. Perché da oggi l'Italia proverà a guardare a un problema annoso ribaltando lo schema classico: gli scienziati, i ricercatori, gli innovatori che stanno in giro per il mondo non dobbiamo considerarli perduti. Probabilmente non torneranno in patria, ma in fondo non ce n'è bisogno. [...]L'articolo, potete continuare a leggerlo tutto se volete, è incomprensibile oltre che pieno di confusione e di errori. Per esempio, l'autore confonde il termine "crowdsourcing" con "cloud computing", affermando che:
Lo strumento per questo atteso nuovo miracolo italiano si chiama crowdsourcing: il termine, coniato nel 2006 dal magazine americano Wired, identifica la collaborazione di moltissime persone attraverso la rete per compiere un determinato lavoro. Non è un settore marginale: secondo le ultime stime vale quasi 400 milioni di dollari, cresce del 100 per cento ogni anno e coinvolge oltre sei milioni di lavoratori in tutto il mondo. In particolare Amazon ha costruito un piccolo impero su questo terreno.Amazon ha fatto i soldi con il cloud computing, non con il crowdsourcing. Facciamo un ripasso. Crowdsourcing significa:
Crowdsourcing is a process that involves outsourcing tasks to a distributed group of people. This process can occur both online and offline, and the difference between crowdsourcing and ordinary outsourcing is that a task or problem is outsourced to an undefined public rather than a specific body, such as paid employees.In pratica, un'istituzione produce una o più pagine web in cui si presenta al pubblico un problema: alcuni visitatori, tutti volontari e sconosciuti, lavorano al problema e propongono una soluzione. Possono anche collaborare fra di loro usando strumenti basati su internet (social network, blog, forum, ecc.), e di solito utilizzano dati distribuiti sulla rete in maniera open. Chi propone la soluzione migliore becca un premio simbolico o in denaro, o una semplice pacca sulla spalla.
E adesso vediamo il cloud computing:
Cloud computing is the delivery of computing as a service rather than a product, whereby shared resources, software, and information are provided to computers and other devices as a utility (like the electricity grid) over a network (typically the Internet)In pratica, se avete bisogno di potenti risorse di calcolo, li affittate da qualcuno, invece di mettere su un centro di calcolo. Si potrebbe, forse, affermare che in certi casi il cloud computing può essere utilizzato come strumento per il crowdsourcing. Ma mi sembra chiaro siano due cose diverse.
Il riferimento ad Amazon fatto dall'autore dell'articolo riguarda non certo il crowdsourcing, fenomeno in ascesa certamente, ma piuttosto limitato, quanto piuttosto il cloud computing, perché Amazon è stata una delle prime aziende a fornire il "cloud" tramite la sua piattaforma EC2.
[EDIT del mattino dopo: mi fanno presente che l'autore dell'articolo potrebbe riferirsi a Mechanical Turk di Amazon: certamente questo è un esempio di crowdsourcing fatto da Amazon. Però, se provate a guardare i "task", si tratta di cose di bassissimo profilo a bassissimo costo. Non credo che Amazon ci abbia messo su "un impero", e anche il numeri forniti nell'articolo ("6 milioni di persone nel mondo", "400 milioni di dollari") sembrano essere sparati, oltre ad essere senza riferimento. E soprattutto, non credo che cose così abbiano nulla a che fare con l'iniziativa di Terzi, qualunque essa sia. Ma tutto è possibile, e magari sono io ad essere rimasto indietro. Però, Luna, se volevi riferirti a Mechanical Turk, un riferimento potevi metterlo, no?]
Il resto dell'articolo è penoso, davvero. Non si capisce che è successo alla Farnesina, cosa sarebbe questa proposta, che c'entra il crowdsourcing.
E chi è l'autore dell'articolo? Riccardo Luna.
Ora, io capisco tutto, sono un tipo comprensivo di solito. Non ce l'ho neanche con lui in persona, per carità, lui fa quello che può. Magari se mi capiterà di conoscerlo, lo troverò simpatico, mi farà piacere berci un bicchierino insieme, il personaggio è interessante. Ma di computer lui ne sa quanto io di biologia: cioè, per sentito dire.
Il fatto è che in certi ambienti viene considerato un esperto, talmente esperto che gli hanno affibbiato la direzione di Wired Italia, e si è ritagliato un posticino come "guru" delle nuove tecnologie. Scrive sul "Post", sulla Repubblica, lo chiamano di qui e di là.
E allora lasciatemi sfogare un po', fatemi tirare la bomba. Se tanti italiani in gamba ogni anno fuggono all'estero è anche per colpa di Riccardo Luna. Perché lui "ruba" il posto ad un'altra persona in gamba, e competente, che magari avrebbe scritto un articolo migliore, più centrato e realistico, descrivendo quello che effettivamente è successo alla Farnesina, onestamente e senza fronzoli, e soprattutto senza il polverone del crowdsourcing e del cloud computing.
Perché non c'è solamente il povero Luna, con cui me la sto prendendo stasera. Ci sono una massa incredibile di personaggi che girano nel settore "2.0", parlando di cose che non sanno, e facendosi pagare fior di quattrini per consigli inutili e controproducenti. Mentre ci sarebbero tanti ragazzi in gamba che, se solo gli fosse data la possibilità, potrebbero mostrare la loro competenza e risollevare un po' le sorti di questo paese. Il "deficit di competitività" del paese è anche e soprattutto in questo.
Non è solo nell'informatica, voi lo sapete tutti. La massa di incompetenti nelle pubbliche istituzioni, nella magistratura, nei giornali, nelle aziende, nelle banche, nella politica tutta, la massa di incompetenti che occupano posizioni che non fanno per loro è enorme. Non c'è solo il "Trota". Siamo circondati da persone come il "Trota".
Ecco il problema vero: non sono i cervelli che se ne vanno, sono quelli che restano e fanno "tappo".
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaNella stampa e nella TV la situazione è drammatica. Non c'è nessuno che fa una minima verifica su quello che viene scritto. Temo che i "fact checker" esistano solo nei romanzi di Jay McInerney degli anni 80.
RispondiEliminaComunque la cosa fa il paio con quello che quei campioni di Zucconi e Serra hanno scritto su Repubblica due mesi fa sulla quotazione di Facebook, e che ho commentato in questo post
il riferimento ad Amazon penso sia a Mechanical Turk: https://www.mturk.com/mturk/welcome (in ogni caso è tutto fuorché ovvio).
RispondiEliminaPer il resto sono d'accordo con te. L'articolo non ha capo né coda, l'ho letto stamattina cercando riferimenti più precisi a RiSet e network Extender ma: il primo non ho capito cosa sia, sul secondo non ho trovato niente. Se è informazione questa...
Dici che si riferiva a Machanical Turk? Ma non credo che Amazon "ci abbia costruito un impero", né che "coinvolga 6 milioni di lavoratori in tutto il mondo". Ma tutto è possibile, per carità, magari sono io che sono rimasto indietro ed è lui ad essere molto più avanti di me.
EliminaGood point.
Eliminaqui si dice che nel 2011 avevano "più di 500,000 worker", cioè siamo molto lontani dai 6 milioni.
https://forums.aws.amazon.com/thread.jspa?threadID=58891
forse si riferisce all'insieme dei dipendenti, fornitori, venditori online, tutti quelli, insomma, che direttamente o indirettamente, beneficiano dal loro business. anche in questo caso, parlare di crowdsourcing non ha senso.
o forse, più semplicemente, Luna non ha le idee chiare (hai letto l'articolo di qualche giorno fa sul "dark web"? allucinante)
"magari sono io che sono rimasto indietro ed è lui ad essere molto più avanti di me"
ne dubito. :)
Riusciamo a fare anche di "meglio" nello scegliere le persone sbagliate da mettere nel posto sbagliato. Come ad esempio in questo caso:
RispondiEliminahttp://www.vip.it/antonio-stella-salviamo-la-biblioteca-dei-girolamini-di-giovan-battista-vico-e-la-piu-antica-biblioteca-di-napoli/
oggi su tuitter, il posticino per i deliri dei vip, ha dichiarato: "La repubblica della #scienza è in tumulto: finirà con la primavera araba dei ricercatori?" (alé)
RispondiElimina"E allora lasciatemi sfogare un po', fatemi tirare la bomba. Se tanti italiani in gamba ogni anno fuggono all'estero è anche per colpa di Riccardo Luna. Perché lui "ruba" il posto ad un'altra persona in gamba, e competente, che magari avrebbe scritto un articolo migliore, più centrato e realistico, descrivendo quello che effettivamente è successo alla Farnesina, onestamente e senza fronzoli, e soprattutto senza il polverone del crowdsourcing e del cloud computing."
RispondiEliminaUNA FRASE DA INCORNICIARE!
(purtroppo accade in molti altri settori, non solo nel tuo e i risultati sono implacabili e sotto gli occhi di tutti).