Tra Marsala e Trapani c'è sempre stata un bel po' di ruggine. Non come Pisa-Livorno, per carità, ma sicuramente i cugini trapanesi non ci sono mai stati simpatici. Probabilmente il problema è che loro sono capoluogo di provincia, e noi no, anche se Marsala è più ricca e più grande di Trapani.
Quando ero ragazzo, poi, c'erano i derby di calcio e di basket tra le due città, prima che sia nel calcio che nel basket le varie società sportive marsalasi fallissero tutte. E naturalmente ci si insultava. I trapanesi ci chiamavano "asineddi", anche di più dopo l'istallazione a Marsala della "fontana del vino", questa cosa qui:
Come vedete, raffigura un asino scalciante e una donna in posizione, diciamo, molto equivoca. Opera dello scultore Salvatore Fiume, ai marsalesi ovviamente non è mai piaciuta.
Noi invece i trapanesi li chiamavamo "fangari", perché a causa della conformazione del territorio e della mancanza di un sistema fognario, quando pioveva un pochino più del solito Trapani si allagava e si riempiva di fango. "Fangaro" era usato con gran disprezzo, una cosa molto offensiva, era un preludio quasi sicuro alla rissa.
Il termine mi è tornato in mente leggendo oggi il post di Peppe: perché Zichichi è un "fangaro", lo sapevate?
Qui sul post non si vede la foto, l'ho cercata e ho visto l'orrenda fontana: come ben dici la donna, sia pure una baccante, è in posizione decisamente sconcia. In altro sito infatti pubblicano solo la parte relativa all'asino!
RispondiEliminaSapessi, Bruna, dal vivo è ancora più brutta. E' dell'epoca socialista, quando Craxi veniva a mettere la prima pietra per il museo dedicato a Garibaldi, di cui oggi si può ammirare lo scheletro di cemento armato che si staglia sul mare. Che il diavolo se li porti tutti.
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