Primo esempio. Il ministero della pubblica istruzione ha emanato il giorno 26 maggio una circolare con cui obbliga tutte le scuole medie italiane a effettuare una prova in più all’esame di terza media: una prova sulla seconda lingua straniera.Andate a leggere il resto, mi raccomando.
A parte l’utilità di studiare una seconda lingua già alle medie, in sole due ore settimanali (si chiama dispersione delle forze, ma è argomento che non rientra nel presente esempio), vi prego solo di notare la data: il 26 maggio. Cioè, il ministro scrive al suo dipendente insegnante: oggi, 26 maggio, ti dico che tra venti giorni ci sarà per i tuoi studenti una prova in più, diversa da quello che tu e loro sapevate all’inzio dell’anno, o all’inizio di febbraio, o all’inizio di questo stesso mese. Una prova in più. È giusto che ci sia? Non è giusto? Non è importante: l’unica cosa importante è la data. Io, il ministro, lo dico a te, l’insegnante dipendente, il 26 maggio. Quando tu hai già terminato da sette mesi la tua programmazione e da qualche giorno anche il tuo programma; quando il tuo lavoro è già finito e i tuoi ragazzi sono già pronti a tutt’altro. Ma io, ministro, me ne frego della tua programmazione e del tuo programma, insegnante dipendente. Il tuo lavoro per me vale così poco che possiamo cambiarne gli obiettivi in dirittura d’arrivo, quando lo hai praticamente finito. Non vorrai mica protestare, vero? Non ti sentirai mica umiliato, vero?
Diario poco personale e molto personalizzato delle mie idee e opinioni. Per ricordarmi di come ero.
mercoledì 1 giugno 2011
Umiliazioni
Da lo Scorfano:
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Beh ma non bisogna studiare per gli esami ma per imparare... se non si studia la seconda lingua straniera perché tanto non la chiedono credo si sbagli.
RispondiEliminaPerò non è nenache giusto avvertire meno di un mese prima. Quello che si contesta non è che gli studenti debbano fare l'esame oppure no. Si contesta soltanto che il ministero si degni di avvertire del cambio di programma appena venti giorni prima.
RispondiEliminaSi farà, e non sarà la fine del mondo. I docenti si riorganizzeranno; gli studenti si adatteranno; se hanno già studiato e sono stati valutati, sarà solo una seccatura in più.
Però, sarai d'accordo che è una enorme mancanza di rispetto cambiare programma all'ultimo momento? Poiché questo tipo di cose succedono con regolarità impressionante (cambi di programma, smentite, decisioni poi rimangiate, confusione, raffazzonamento all'ultimo minuto, pezze e contropezze, ecc.), mi viene da dire: va bene valutare i docenti; ma se invece si valutassero anche i funzionari del ministero? Non sarà che il pesce puzza dalla testa? Non sarà che al ministero c'è un numero piuttosto elevato di incompetenti?
@Federico
RispondiEliminaLa risposta di Knulp è la mia, letteralmente. Io non sono insegnate delle medie e nemmeno di lingua straniera: però so che programmo il mio lavoro a settembre, sapendo quali prove i ragazzi dovranno affrontare. Forse i funzionari del ministero pensano che io non programmi il mio lavoro e che proceda così, alla cieca. E' questo che mi umilia.