a) Linea d'intervento 1: a dottori di ricerca italiani o comunitari, non strutturati presso gli atenei italiani, statali o non statali, i consorzi interuniversitari, e gli enti pubblici di ricerca afferenti al MIUR, che non abbiano già compiuto il 33° anno di età alla data del 23 novembre 2010, e che, alla stessa data, abbiano conseguito il dottorato di ricerca da almeno 2 anni;In pratica hanno allargato un pochino i requisiti: nella linea a) si passa da 32 a 33 anni; nella linea b) si passa da 6 anni dal dottorato, a 4 anni dal dottorato.
b) Linea d'intervento 2: a dottori di ricerca italiani o comunitari, non strutturati presso gli atenei italiani, statali o non statali, i consorzi interuniversitari, e gli enti pubblici di ricerca afferenti al MIUR, che non abbiano già compiuto il 36° anno di età alla data del 23 novembre 2010, e che, alla stessa data, abbiano conseguito il dottorato di ricerca da almeno 4 anni;
Per me l'idea di fondo di porre limiti è sempre sbagliata in linea teorica, ma capisco che ci sono problemi pratici e mi accontento. Inoltre, do atto all'Ing. Massulli di aver saputo ritornare sui suoi passi, cosa non scontata di questi tempi.
in Canada le discriminazioni per età sono vietate, tanto che sul curriculum vitae non si mette la data di nascita.
RispondiEliminaNon stento a crederlo.
RispondiEliminaIn Italia lo hanno fatto non per discriminare, ma per ridurre la quantità di domande. L'hanno scorso furono eccessivamente numerose, con notevole impegno di denaro e di tempo per fare la revisione, e con risultati assolutamente casuali.