Oggi la Gelmini ha detto un sacco di corbellerie sulla sua riforma epocale. Una è segnalata dal Post (a sua volta su segnalazione di Marco Campione).
Rimane davvero ingiusto che mentre in Sicilia si stabilizzano 5.000 precari alla Regione Siciliana, i precari della Scuola invece rimangono senza lavoro, senza indennità di disoccupazione, ecc. Gente di 50 anni in mezzo a una strada con lo spettro della disoccupazione davanti a se. Davvero non c'è bisogno di questi insegnanti? Suggerirei di stabilizzarli alla Regione Siciliana, allora, che lì c'è sempre bisogno. Davvero è colpa dei governi precedenti? e quindi anche del precedente governo Berlusconi, e della Moratti, e della scuola delle 3 I.
La scuola della Gelmini invece, prevede in prima elementare 2 ore di religione a fronte di una sola ora di inglese. L'insegnante di inglese di mio figlio copre qualcosa come 16 classi: lo scorso anno, la sua lezione veniva il sabato dopo 2 ore di religione appunto, e prima della ricreazione. La poveretta aveva 45 minuti scarsi per ricomporre la classe dopo l'incompetente precedente, che urlava tutto il tempo (mio figlio vuole essere esonerato da religione perché si è stufato di sentirla urlare). A fine anno facevano ancora i numeri one, two, three, ...
Chiudo sui ritardi del MIUR (e quindi della Gelmini). Faccio notare che al 3 settembre ancora non è dato sapere quanto ogni Università riceverà dallo stato per l'anno 2010. Avete capito bene: le Università non sanno quanti soldi saranno assegnati sull'FFO. In un paese "normale", gli assegnamenti per il 2010 vengono fatti nel 2009, in modo che sia possibile votare il bilancio preventivo con cifre certe prima della fine dell'anno. Nell'Italia della Gelmini, invece, è perfettamente normale che sul finire del 2010 non si sappia ancora quanti soldi verranno ricevuti nel 2010, e sia quindi impossibile capire se il bilancio si chiuderà in attivo o passivo. Per non parlare del bilancio preventivo dell'anno successivo: una barzelletta.
Continuate pure a distruggere questo paese, mi raccomando.
Parole asciutte, chiare e semplici. Se mi permetti lo condivido.
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