Viene fuori che l'intelligence americana
sapesse che il maggiore che ha compiuto l'attentato a Fort Hood fosse in contatto con cellule di Al Qaeda.
Se davvero questa indiscrezione risultasse vera, la prossima volta che, nel passare attraverso un metal detector all'aeroporto, mi costringeranno a togliermi la cintura e a tirare fuori il laptop dalla borsa, mi sentirò un imbecille. Sì. Decisamente.
Tra l'altro mi pareva chiaro che ci fosse un movente islamista dal momento che il tipo urlava Allahu Akbar mentre sparava.
RispondiEliminaVerissimo, a posteriori.
RispondiEliminaMa dall'articolo sembra lo sapessero anche a priori! Non so perché non l'hanno messo subito al sicuro. Forse hanno pensato di fare come nei film americani: "seguiamolo, ci porterà dal boss". Oppure, boh, che ne so.
Questa viene dopo quella dell'arresto dell'afgano che voleva fare l'attentato a New York. Leggendo gli articoli sul NY Times, sembra che lo seguissero da mesi, e si sono decisi ad andarlo a prendere alla fine solo perché si sono fatti scoprire facendo troppe domande in giro, e il tipo rischiava di scappare.
Certo è che CIA e FBI si dimostrano sempre di più non all'altezza del compito... spero di aver frainteso.