venerdì 22 marzo 2013

Massima affidabilità

Sono un po' arrabbiato oggi. Un bel po' arrabbiato.

Come sapete mi trovo all'estero per motivi di studio. Ho fatto regolare concorso, ho vinto una borsa "Marie Curie" per "senior researcher", ho chiesto l'aspettativa senza assegni alla mia istituzione, la Scuola Superiore Sant'Anna, e dal marzo 2012 mi trovo qui a Parigi.

Nel frattempo, le cose a Pisa sono cambiavano: l'ex-rettore, Maria Chiara Carrozza, si è candidata alle elezioni nelle liste del PD, è stata eletta alla camera, e si è dimessa dall'incarico. Pertanto, la Scuola ha indetto le elezioni per il nuovo rettore.

Nel passato era stato possibile svolgere alcune elezioni (non ricordo se anche quelle per il direttore/rettore) in via telematica: ti davano delle credenziali d'accesso e al momento giusto uno si collegava e votava.

Quest'anno e per queste elezioni ciò non sarà possibile. Stamattina infatti il Decano ci ha comunicato che "il diritto di voto potrà essere esercitato con modalità elettronica esclusivamente presso il seggio elettorale (“stazione di voto”) istituito nella sede centrale della Scuola, in Piazza Martiri della Libertà.".

Alcuni di noi che sono (o saranno) all'estero non hanno capito bene il contenuto della e-mail, e scommetto che anche voi avete delle perplessità, e quindi lo riscrivo: "modalità elettronica presso una sede fisica ben precisa". Per cui, alcuni di noi hanno deciso di chiedere gentilmente ed educatamente di abilitare la possibilità di esercitare il diritto di voto in maniera elettronica. Ho contato 9 e-mail di richiesta. Al che, questo pomeriggio il Decano ha risposto che gli piacerebbe tanto accontentarci, ma ciò non è possibile:
[...] Venendo in rilievo l’elezione della carica istituzionale apicale, il Rettore, che deve essere nominato con decreto ministeriale, si rende infatti necessario assicurare la massima affidabilità e sicurezza del sistema di voto e garantire con certezza l’identificazione del soggetto votante.
Tali esigenze nella circostanza possono essere soddisfatte mediante il ricorso alla piattaforma elettronica U-VOTE implementata dal Consorzio CINECA, ampliamente collaudata e già utilizzata da numerosi Atenei per l’elezione del Rettore, che ha ricevuto la positiva valutazione nonché la certificazione da parte dello stesso Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Più nel dettaglio il sistema U-VOTE prevede:
-          l’identificazione del votante, mediante esibizione del documento di identità, e la sottoscrizione di un apposito registro;
-          la consegna al votante delle credenziali di accesso al sistema (username e password);
-          l’accesso al sistema nell’apposita stazione di voto;
-          la votazione in modalità elettronica, consistente nella compilazione di una scheda elettorale virtuale.
Vi faccio notare le differenze con il sistema (diciamo così) tradizionale, perché sono sicuro che non crediate ai vostri occhi: invece di scheda e matita copiativa, vi danno login e password. Per il resto, nulla cambia: ci vuole il documento di identità, e bisogna votare fisicamente al seggio. Ecco l'innovativo sistema U-VOTE del CINECA che assicura massima affidabilità. Rispetto a cosa? Ecco, questo non mi è del tutto chiaro; nè mi è chiaro il costo di questa innovazione che ci porta dritti dritti negli anni '80. Innovazione che, ricordiamola, ha ricevuto l'approvazione e la certificazione nientepopodimeno che del MIUR.

Vale la pena menzionare anche che il CINECA è lo stesso soggetto che ci ha dotato dell'innovativo sistema di contabilità U-GOV, contro cui la Scuola ha appena minacciato azioni legali, perché a 3 mesi dalla messa in opera i nostri amministrativi hanno impegnato una parte consistente del loro tempo a combattere contro le magagne del programma; programma che ad oggi ancora non funziona, e quando lo fa assicura tempi di risposta biblici rallentando tutte le operazioni contabili. Il CINECA , sempre lui, gestisce inoltre il sito dei docenti, il sito per i progetti PRIN e FIRB, il sito per la raccolta delle pubblicazioni, ecc. Chiunque abbia avuto a che fare con questi aggeggi avrà in mente di cosa si sta parlando.

Non intendo spendere soldi e tempo per venire appositamente a Pisa a votare. Per cui, con tutta probabilità, non voterò per il prossimo rettore.

5 commenti:

  1. Ciò dimostra che i cretini sonovunque, anche dove proprio non te lo immagini.
    La "deregulation" italica: in sede successoria non puoi più produrre il certificato di morte, rilasciato dal Comune. Ciò per evitare al cittadino di dover attestare atti e fatti già perfettamente a conoscenza della Pubblica Amministrazione. In luogo del certificato di morte, bisogna andare presso il Comune e rilasciare un'autocertificazione su modello conforme, che dev'essere autenticato dal funzionario dello Stato Civile.
    Chi ha scritto questa norma, probabilmente, avrà fatto la tesi col Decano dell'Università di Pisa. Mi sembra ovvio.

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    1. Non voglio difendere il decano, che sa difendersi meglio di me (essendo un valente giurista) ma credo che la procedura sia imposta o quantomeno fortemente consigliata dal ministero.
      Mi sa che scriverò un altro breve post sullo stesso argomento per chiarire meglio la mia contestazione.

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    2. Come è possibile che un residente all'estero possa votare (dall' estero) per il parlamento, e un ricercatore all'estero non possa votare per il rettore?

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    3. @antonino dicono sia il progresso informatico... :(

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  2. Non possiamo continuare a denunciare le cose, lasciando però immuni i responsabili. Così, non se ne esce.
    A volte, la responsabilità è anche oggettiva. Non contestare una disposizione stupida per quieto vivere, per non rischiare il culo e la propria comoda poltrona, assimila a chi tale disposizione l'ha concepita. Nel caso "de quo", un cretino.
    Non per nulla, vent'anni di fascismo e una guerra mondiale furono proprio il risultato di questo tipico atteggiamento opportunista di laissez faire, tutto italico.

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